A San Francisco abbattuta la statua di Francis Scott Key

20 giugno 2020

Migliaia di americani cantano e ballano nel corso di un raduno che celebra il 155esimo anno dall’abolizione della schiavitù nella Black Lives Matter Plaza a Washington. L’anniversario cade in un periodo di forti tensioni e di presa di coscienza delle discriminazioni e del razzismo di cui è vittima la comunità nera. Simili manifestazioni si sono svolte anche a New York e Los Angeles per il cosiddetto “Juneteenth”, contrazione di giugno e 19 in inglese, ovvero il 19 giugno 1865 quando gli ultimi schiavi furono liberati in Texas.

A San Francisco, i manifestanti tirano giù la statua di Francis Scott Key nel Golden Gate Park. Giurista, scrittore e poeta statunitense, Francis Scott Key è noto per avere scritto l’inno nazionale degli Stati Uniti “The Star-Spangled Banner”. Key e la sua famiglia – scrive la stampa americana – avevano legami con gli schiavi. Il gesto è altamente simbolico, perché compiuto per il “Juneteenth”. Le manifestazioni contro il razzismo continuano negli Stati Uniti dopo l’uccisione di George Floyd a Minneapolis.

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