Aeroporto di Catania, no a vendita azioni. Crocetta: fermata scalata

Aeroporto di Catania, no a vendita azioni. Crocetta: fermata scalata
30 maggio 2016

Bocciata la vendita di azioni dell’aeroporto di Catania. I soci Regione. Asi-Irsap, Camere di commercio e Comuni, hanno detto no al progetto di cessione delle azioni ai privati senza procedere a un’asta pubblica per la gestione dello scalo. “Qualcuno aveva voluto ipotizzare che la Regione non procedesse all’insediamento degli organi di rappresentanza delle Camere di commercio e all’accorpamento delle stesse, per favorire un”Opa’ sull’aeroporto”, afferma il presidente della Regione Rosario Crocetta, soddisfatto per l’esito della vicenda, che avrebbe impedito una scalata anomala a poco trasparente: “La vendita e’ stata bocciata grazie ai commissari nominati dalla Regione”, rivendica, “dopo un punto di chiarezza e persino di onore su questa battaglia, adesso e’ possibile – dato che si sono concluse le verifiche necessarie sulle quote di rappresentanza delle categorie – unificare le Camere di commercio e legittimamente avviare la costituzione degli organi. In tanti dovrebbero chiedere scusa, non lo faranno”.  Oggi la Sac, societa’ di gestione dello scalo, era intervenuta in merito poi al processo in corso di quotazione in Borsa, sottolineando come non si tratti di una decisione assunta dal management, ma deliberata dagli enti soci: “Ogni eventuale individuazione di altre forme di finanziamento per dotare la societa’ delle risorse che permettano di rispettare il piano di investimento da 165 milioni di euro nei prossimi 4 anni riguardera’, ancora una volta, gli enti proprietari. Rispetto a tali decisioni, il management Sac non potra’ che agire conseguentemente”.

L’ipotesi, infine, di una assemblea dei soci a fine agosto “scaturisce dal crono programma predisposto dal global coordinator, che verra’ sottoposto all’assemblea, nella previsione di una quotazione a novembre prossimo”. Nell’assemblea di oggi della Sac, finalizzata all’avvio della quotazione in borsa, il governo regionale, infatti, attraverso i suoi commissari, ha detto no, spiega l’assessore alle Attivita’ produttive Mariella Lo Bello, “a qualunque azione di quotazione in borsa, continuando in tal modo l’azione di tutela delle risorse pubbliche, che ha caratterizzato l’attuale legislatura. Bisogna evitare ogni eventuale ‘Affaire aeroporto’ e tutelare gli interessi dei siciliani”. Prosegue Lo Bello: “Nessuno pensi di tirarci la giacca, ne’ da una parte, ne’ dall’altra. L’agenda politica non ce la facciamo dettare da nessuno. Il mandato conferito oggi ai commissari di nomina del Governo regionale e’ stato chiaro ed inequivocabile: no alla quotazione in borsa”. Obiettivo dichiarato di questa decisione e’ la necessita’ di effettuare la vendita del pacchetto azionario attraverso procedure ad evidenza pubblica, e cio’ al duplice fine di “massimizzare i profitti” che deriverebbero dalla vendita, e di verificare il possesso, da parte dei potenziali acquirenti, dei requisiti previsti dalle vigenti normative antimafia e dalle altre specifiche normative di settore sulla scelta del migliore contraente.

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