La Sicilia è ad un bivio. Un bivio di fronte al quale occorre scegliere se per salvarla è necessario attuare appieno e così rilanciare l’autonomia o piuttosto dismetterla, puntando sul l’accentramento e gli interventi statali, constatando la ‘minorità’, forse antropologica, che ha reso un’occasione irrimediabilmente perduta l’esperienza statutaria.
Se ne parlerà domani 7 novembre alle 16, a Palazzo Steri, Palermo, durante il Seminario sul tema: “Rilancio o Oblio: l’Autonomia siciliana al bivio” in occasione della presentazione dell’ultimo libro di Gaetano Armao (foto) “L’attuazione dell’Autonomia differenziata della Regione siciliana”, dopo i saluti di Roberto Lagalla e Giovanni Fiandaca, si terrà la prolusione di Salvatore Raimondi, e gli interventi di Pietro Busetta, Maurizio Bernava, Enrico La Loggia, Antonio La Spina. Modererà Pietro Luigi Matta.
Lo studio tenta di dimostrare – analizzando le principali questioni dell’autonomia regionale, a partire da quella finanziaria – che l’Isola, nel contesto di una crisi istituzionale ed economica senza precedenti e che ha accresciuto il divario rispetto al Nord può affrontarla con l’utilizzo responsabile delle prerogative autonomistiche. Dalla crisi si può uscire ripensando e rilanciando l’Autonomia, responsabilmente con “i conti e le carte in regola”, non certo rinunciandovi.