Covid, Pregliasco: anche per bambini non è una passeggiata

Covid, Pregliasco: anche per bambini non è una passeggiata
8 novembre 2021

Nuovo boom dei ricoveri il dato più significativo del bollettino Covid di oggi del ministero della Salute e della Protezione Civile. I contagi diminuiscono rispetto a ieri, con però quasi 200mila tamponi in meno, ma la curva su base settimanale continua la sua salita. In cifre, sono 4.197 i nuovi casi di Coronavirus in tutta Italia contro i 5.822 di ieri, per un totale dall’inizio della pandemia di 4.812.594. Le vittime oggi sono 38, ieri 26, il giorno prima 31. Il totale delle vittime, dall’inizio della pandemia, è di 132.423.

Le persone attualmente positive sono 98.775 (ieri 96.987). Negli ospedali italiani risultano ricoverate 3.362 persone (ieri 3.215, +147) mentre in terapia intensiva si trovano ancora 415 pazienti (ieri 398, +17). Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 35, ieri 26. Le persone in isolamento domiciliare oggi sono 94.998 (ieri 93.374) mentre nelle ultime 24 ore i dimessi e i guariti sono 2.727. Solo nell’ultima giornata sono stati effettuati 249.115 tamponi contro i 434.771 di ieri. Il totale dei test finora eseguiti è di 107.588.239. Il tasso di positività oggi è dell’1,7 per cento, ieri dell’1,3.

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Pregliasco: anche per i bambini non è una passeggiata

I bambini “in questo momento sono un po’ i diffusori, i continuatori dell’infezione, anche perchè la variante delta purtroppo li aggredisce di più rispetto alla prima versione del virus”. Il virologo Fabrizio Pregliasco intervenuto a “Oggi è un altro giorno” su Rai2, ha tenuto a sottolineare che “anche per i più piccoli l’infezione non è una passeggiata: l’1% ha delle problematiche pesanti, 340 sono andati in terapia intensiva, 33 sono deceduti. Non vediamo situazioni così macroscopiche come quello che è successo per i nonni, ma è meglio evitare l’infezione” e ha esortato a vaccinare ricordando anche per i più piccolio “i dati di sicurezza, di efficacia ma soprattutto di bassa rilevanza di eventi avversi”.

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Pediatri: vaccinare tutti i bambini o non ne usciremo

L’incidenza del virus Sars-Cov-2 nella popolazione è in aumento in tutte le fasce di età, con valori più elevati nella fascia 0-19 anni. Negli ultimi 30 giorni, inoltre, nel nostro Paese si osserva una maggiore incidenza di casi diagnosticati in persone non vaccinate ed è di queste ore la notizia che oltre un ragazzo su quattro al di sopra dei 12 anni ha ricevuto una sola dose di vaccino. Sono i dati che emergono dall’ultimo aggiornamento, al 3 novembre 2021, del rapporto “Epidemia Covid-19 Aggiornamento nazionale”. Numeri che spingono i pediatri della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) a esprimere il forte auspicio che venga presto autorizzato il vaccino per la fascia d’età 5-11 anni.

“I bambini vanno vaccinati altrimenti non ne usciamo – sottolinea senza mezzi termini il Presidente SIPPS, Giuseppe Di Mauro – il 20% dei contagiati è al di sotto degli 11 anni. A chi dice di non vaccinare i bambini sani diciamo: il vaccino va fatto a tutti, che siano sani o con patologie pregresse, perché non sempre questa infezione, nei bambini, si manifesta come una banale influenza. Anche i più piccoli – ricorda Di Mauro – vengono ricoverati e alcuni finiscono in terapia intensiva. I paucisintomatici possono poi portare questa infezione nelle famiglie e mettere a rischio persone adulte, anche vaccinate ma con patologie. Per interrompere la catena dei contagi da Covid-19, che si trasmette attraverso le goccioline di saliva, dobbiamo vaccinare tutti i bambini. Dobbiamo farlo per proteggere loro ma anche per mettere in sicurezza i loro coetanei con patologie e i nuclei familiari”.

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