Corte dei conti blocca bilancio della Regione. Crocetta: “Abbiamo salvato la Sicilia”. Opposizioni in rivolta

Corte dei conti blocca bilancio della Regione. Crocetta: “Abbiamo salvato la Sicilia”. Opposizioni in rivolta
L'ex governatore della Sicilia, Rosario Crocetta
30 giugno 2017

La sezione siciliana della Corte dei Conti ha sospeso il giudizio sul rendiconto generale della Regione Sicilia per l`esercizio finanziario 2016, dopo che il procuratore generale ha chiesto di negare l’ok, sollevando dubbi di irregolarità. E’ la prima volta che accade nella storia della Regione Siciliana. Ma il governatore Rosario Crocetta rivendica: “Abbiamo salvato la Sicilia del default”. E in vista della memoria da presentare per la nuova udienza fissata il 19 luglio, il governatore ha convocato una giunta per martedì prossimo, mentre il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone chiede che governatore e assessore all’Economia riferiscano in Aula. Oggi infatti a Palermo, nella Sala magna dell`Università degli Studi a Palazzo Steri, piazza Marina, le Sezioni riunite della Corte dei Conti in sede di controllo per la Regione siciliana, presidente Maurizio Graffeo, hanno pronunciato la decisione nel giudizio sul rendiconto generale della Regione per l`esercizio finanziario 2016. La relazione è stata svolta dal primo referendario Giovanni Di Pietro. È seguita la requisitoria del Procuratore generale presso la sezione giurisdizionale d`Appello Pino Zingale, che ha chiesto ai giudici contabili di negare il via libera al rendiconto perché presenterebbe delle irregolarità. Dopo la camera di consiglio, il presidente Graffeo ha quindi dichiarato la sospensione del giudizio, ha assegnato il 10 luglio come termine per il deposito di eventuali memorie rinviato l`udienza al 19 luglio.

Leggi anche:
A Radio Anch'io scoppia la polemica: discriminazione religiosa?"

“Il nostro governo ha salvato la Sicilia dal default”: ha risposto Crocetta. “Cinque anni fa, basti guardare la rassegna stampa dell’epoca, si parlava solo di commissariamento e di impossibilità di pagare persino gli stipendi per i dipendenti della Regione”, ha ricordato, rivendicando: “In quattro anni e mezzo abbiamo fatto un lavoro eccezionale, il più importante tra le regioni italiane, un lavoro che ha permesso di dare stabilità ai conti ed esprimere solidarietà. Solidarietà e rigore sono stati i termini del nostro impegno con la centralità di una lotta contro gli sprechi, la corruzione, le clientele”. “Cinque anni fa era il tempo della Tabella H, degli sprechi della sanità, erano i tempi in cui i forestali costavano il doppio di adesso”, ha proseguito Crocetta, sottolineando che “in questi anni abbiamo fatto denunce, ripristinato i conti e liberato una Regione, in un processo che deve continuare e non può fermarsi”. Nello specifico per affrontare la questione dei conti in bilico Crocetta ha annunciato la convocazione della Giunta: “In merito ai chiarimenti richiesti dalla Corte dei Conti entro il 19 luglio, ho già convocato una giunta per martedì, che dovrà nominare il nuovo Ragioniere generale ed approfondire le questioni sollevate”. Ma “con la consapevolezza che senza di noi in questi anni, la Regione sarebbe andata in dissesto e non si sarebbe salvata”.

Leggi anche:
Premierato, ok al mandato al relatore. Presto la riforma in Aula

Dal canto suo il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, ha chiesto che Crocetta e l’assessore all’Economia Alessandro Baccei “riferiscano in aula sulla crisi finanziaria”. Ardizzone, infatti, annuncia una nota, “sentiti i capigruppo parlamentari, convocherà nel pomeriggio di lunedì 10 luglio una seduta straordinaria dell’Aula durante la quale il Crocetta e Baccei dovranno riferire sulla gravissima situazione finanziaria della Regione”. Perché – si spiega – “proprio entro il 10 luglio il governo regionale dovrà consegnare alla Corte dei conti la documentazione contabile la cui mancanza ha impedito, oggi, ai giudici di parificare il rendiconto del 2016, sospendendone il giudizio”. “Crocetta e Baccei – ha sottolineato Ardizzone – dovranno riferire sia sulla gravissima situazione in atto, denunciata oggi dal procuratore generale della Corte d’appello della Corte dei conti nella requisitoria finale, che sulle misure correttive che intenderanno adottare”. Il presidente dell’Ars, subito dopo l’udienza con la quale la Corte dei conti ha sospeso il giudizio di parifica sul rendiconto generale della Regione siciliana per il 2016, ha definito “condivisibili” le conclusioni del procuratore Zingale.

Leggi anche:
Ok Governo a regole su Ia: fino a 5 anni di carcere per chi froda

“Molte delle considerazioni del procuratore generale Zingale nella sua requisitoria finale non mi sorprendono e anzi sono condivisibili”, ha dichiarato il presidente dell’Ars, spiegando: “Alcuni di questi rilievi sono stati posti, al governo regionale, anche dalla presidenza dell`Ars. Fin dall’inizio della legislatura, in tantissime occasioni, per esempio, abbiamo dovuto sollecitare l’invio delle relazioni tecniche di accompagnamento ai disegni di legge governativi e parlamentari. Nei rapporti con il governo, questo è stato, ed è, un continuo tormento”. In particolare Ardizzone ha riconosciuto “al procuratore generale di avere avuto tantissimo coraggio nell`evidenziare anche la vicenda del Cerisdi. Una norma che in più occasioni è stata riproposta in Aula e sulla quale c`è stato sempre un appiattimento generale”. E in seno all’Ars si annuncia battaglia su molti fronti: “La mancata parifica al rendiconto della Regione Siciliana è un fatto molto grave”, ha affermato Marco Forzese, capogruppo dei Centristi per la Sicilia, aggiungendo: “I magistrati contabili hanno forti dubbi sul bilancio della Regione e sulla tenuta dei conti”. “A questo punto sarebbe meglio che l’assessore Baccei staccasse i biglietti per rientrare definitivamente a Roma e porre fine a questa triste esperienza”, ha commentato Forzese, chiosando: “Era stato presentato come una sorta di Maradona l’assessore Baccei, oggi invece scopriamo che si trattava di Blissett”.

Leggi anche:
Usa2024, Biden userà TikTok per la campagna elettorale

Sulle barricate anche i M5S: “La richiesta di bocciatura del rendiconto della Regione 2016 rappresenta l’ennesimo tonfo di Crocetta e del Pd. Non era mai successo, infatti, che la Corte dei conti, in seguito alla richiesta di bocciatura del Pg, richiedesse alla Regione elementi di chiarimento su alcune parti del rendiconto e rinviasse la seduta per una successiva valutazione”, ha commentato il deputato M5S all’Ars, Giancarlo Cancelleri. “Ricordo ancora – ha aggiunto il deputato – le parole di Crocetta e di Baccei quando, nel 2016, dissero che quella manovra avrebbe fatto rinascere la Sicilia. Oggi quelle parole vengono demolite dall’organo di controllo contabile. E meno male che sono loro quelli bravi a governare”. “Se alle prossime regionali i cittadini daranno al M5S la guida della Regione – ha promesso infine il pentastellato – la prima cosa da fare sarà chiedere alla Corte dei Conti di avviare una Due Diligence sul bilancio, cioè un controllo approfondito, per scovare tutte le bugie annidate nel documento contabile”.

Leggi anche:
Aborto, volontari antiabortisti in consultori: la norma è legge

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti