Daisy, tutto in dieci giorni: dall’aggressione alla finale europei

Daisy, tutto in dieci giorni: dall’aggressione alla finale europei
Daisy Osakue
10 agosto 2018

Daisy, tutto in dieci giorni. Prima l’aggressione di un gruppo di balordi che le hanno lanciato un uovo andato a lesionare la cornea dell’occhio sinistro, l’immediato senso di rabbia per l’accaduto che solo in un secondo momento, quando sono stati identificati i responsabili, e’ stato appurato che non e’ stato compiuto a sfondo razziale, quindi il rischio di dover rinunciare agli Europei causa l’assunzione di farmaci, poi gli attacchi e le minacce (anche di morte) sui sociali ed infine la liberazione con l’ingresso in finale della rassegna continentale di Berlino.

Tutto merito di quel secondo lancio a 58,73 metri. Daisy Osakue, 22 anni di Moncalieri (Torino) di origini nigeriane, al secondo lancio della qualificazione ha centrato la misura che soddisfa il 58,50 richiesto per il pass diretto alla finale di sabato sera (ore 20,20).  La vigilia europea della primatista italiana under 23 era stata tutt’altro che tranquilla. Adesso, pero’, e’ tutto alle spalle e Osakue non sembra affatto risentirne.

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“Sono felicissima, non m’importa cio’ che e’ successo prima adesso sono in finale. Non so che dire, ho ancora i brividi. Non mi sarei mai aspettata di entrare in finale con la Q maiuscola che significa aver fatto il minimo per la finale e quindi non aspettare con le ansie il secondo gruppo – ha detto Daisy Osakue nella mixed zone dell’Olympiastadion di Berlino -. Mi sentivo bene, per me la finale era un sogno. Il mio campionato europeo e’ iniziato alla grande e non vedo l’ora di divertirmi e di farvi divertire. E’ la ciliegina sulla torta che mi serviva per dimenticare quello che e’ accaduto. E’ bellissimo”.

Dopo un primo lancio nullo andato a colpire la gabbia, al secondo lancio la torinese della Sisport seguita da Maria Marello sigla la quarta prestazione in carriera. Nel gruppo A soltanto le tedesche Shanice Craft (61,13) e Claudine Vita (59,18) si spingono piu’ lontano dell’azzurra. In questa stagione Daisy, che studia e si allena in Texas alla Angelo State University, ha ritoccato il primato italiano under 23 che le appartiene dal 2017, allungando fino al 59,72 (San Angelo il 7 aprile) diventando la quarta discobola azzurra di sempre dopo Agnese Maffeis (63,66 nel 1996), Stefania Strumillo (59,80 nel 2016) e Cristiana Checchi (59,74 nel 2007). La sua stagione oltreoceano e’ proseguita con il 59,55 di Canyon del 21 aprile, prima del successo a fine maggio nella Division II della Ncaa con 59,15 a Charlotte e del debutto in Europa al Golden Gala di Roma del 31 maggio.

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