Dazi, Trump sigla l’intesa con Londra al G7 e preme sull’Europa: “Accordo entro il 9 luglio”

Il presidente americano chiude il patto commerciale con il Regno Unito e incontra von der Leyen per accelerare le trattative sui dazi. L’Ue punta su “un accordo equo e giusto” prima della scadenza delle nuove tariffe

Donald Trump e Ursula Von der Leyen (1)

Donald Trump e Ursula Von der Leyen

Donald Trump accelera sulla diplomazia commerciale. Al G7 canadese, il presidente americano ha siglato l’accordo sui dazi con il Regno Unito e ha intensificato le pressioni sull’Unione Europea per raggiungere un’intesa entro il 9 luglio, data limite prima dell’entrata in vigore delle nuove tariffe statunitensi.

L’intesa con il Regno Unito: “Rapporto fantastico”

Il patto con Londra è stato formalizzato durante un incontro bilaterale con il primo ministro britannico Keir Starmer, a margine dei lavori nel resort di Kananaskis, nella provincia canadese dell’Alberta che ospita i leader delle sette maggiori economie mondiali.

“Abbiamo finalizzato e appena firmato l’accordo commerciale”, ha annunciato Trump in conferenza stampa insieme a Starmer. Il presidente americano ha elogiato i rapporti bilaterali, definendo “fantastico” il legame con il Regno Unito e precisando che rispetto alle bozze precedenti è cambiato “non molto”. Dal canto suo, il premier britannico ha definito la giornata “davvero importante” per le relazioni commerciali tra i due Paesi.

Von der Leyen chiede di “accelerare” le trattative

Più complesso appare il dossier europeo. Trump ha incontrato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, su richiesta della stessa leader comunitaria, per fare il punto sulla trattativa in vista della scadenza del 9 luglio.

Al termine del colloquio, von der Leyen ha utilizzato la piattaforma X per lanciare un messaggio di urgenza: “Abbiamo chiesto ai team di accelerare il lavoro per raggiungere un accordo equo e giusto. Facciamolo”. Un appello che rivela la pressione del tempo che stringe e la volontà europea di evitare l’imposizione unilaterale delle nuove tariffe americane.

La strategia europea: leva finanziaria e leadership tecnologica

Durante il suo intervento al summit, von der Leyen ha delineato la strategia dell’Unione per le trattative commerciali globali. “Le economie del G7 rappresentano il 45% del Pil globale e oltre l’80% dei ricavi derivanti dalla proprietà intellettuale”, ha ricordato la presidente della Commissione, sottolineando il peso economico del gruppo.

“Questa è una leva finanziaria, se la usiamo insieme”, ha aggiunto von der Leyen, indicando tre obiettivi prioritari: costruire catene di approvvigionamento resilienti, rafforzare la leadership tecnologica e industriale, e riformare le regole del commercio globale “in modo che riflettano le attuali realtà economiche”.

La presidente europea ha quindi confermato il lavoro “a stretto contatto con Donald Trump per un accordo commerciale reciprocamente vantaggioso, che rifletta i punti di forza delle nostre economie e sostenga le nostre imprese, i nostri lavoratori e i nostri consumatori”.

La partita dei dazi: una corsa contro il tempo

Con l’accordo britannico in tasca, Trump si concentra ora sulla trattativa europea, dove le dinamiche appaiono più articolate. La scadenza del 9 luglio rappresenta un elemento di pressione significativo per entrambe le parti: da un lato l’amministrazione americana punta a ottenere concessioni sostanziali, dall’altro l’Unione Europea cerca di evitare un inasprimento delle tensioni commerciali che potrebbe danneggiare l’economia del continente.

Il G7 canadese si conferma così un crocevia decisivo per i rapporti commerciali transatlantici, con le prossime settimane destinate a essere cruciali per definire i nuovi equilibri economici tra Stati Uniti ed Europa.