In Italia sempre più disoccupati, a settembre il tasso sale al 9,9%. Nostro Paese terzo dopo Grecia e Spagna

In Italia sempre più disoccupati, a settembre il tasso sale al 9,9%. Nostro Paese terzo dopo Grecia e Spagna
31 ottobre 2019

A settembre, per l’Istat la stima degli occupati risulta in leggero calo (-0,1%, pari a -32 mila unità) rispetto ad agosto mentre il tasso di occupazione resta stabile al 59,1%. L’occupazione è in diminuzione per entrambe le componenti di genere; aumenta tra gli under 35 (+16 mila) mentre cala da 35 anni in poi (-49 mila). L’andamento dell’occupazione è sintesi della crescita dei dipendenti a termine (+30 mila) e della diminuzione sia dei permanenti (-18 mila) sia, soprattutto, degli indipendenti (-44 mila). Le persone in cerca di occupazione sono in aumento (+3,0%, pari a +73 mila unità nell’ultimo mese). La crescita della disoccupazione riguarda entrambe le componenti di genere e coinvolge tutte le classi d’età tranne i 25-34enni. Il tasso di disoccupazione sale al 9,9% (+0,3 punti percentuali).

La stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a settembre è in calo (-0,6%, pari a -77 mila unità) per entrambe le componenti di genere. Il tasso di inattività scende al 34,3% (-0,2 punti percentuali). Nel terzo trimestre 2019 l’occupazione è sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente sia nel complesso sia per genere. Nello stesso periodo aumentano sia i dipendenti permanenti (+0,2%, +27 mila) sia quelli a termine (+0,8%, +25 mila) mentre risultano in calo gli indipendenti (-1,1%, -59 mila); si registrano segnali positivi in tutte le classi di età, ad eccezione dei 35-49enni. Alla stabilità degli occupati si associa, nel trimestre, il calo delle persone in cerca di occupazione (-1,9%, pari a -48 mila) e una lieve diminuzione degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,1%, -9 mila).

Su base annua l’occupazione risulta in crescita (+0,5%, pari a +111 mila unità). L’espansione riguarda sia donne sia uomini e tutte le classi d’età fatta eccezione per i 35-49enni. Al netto della componente demografica la variazione è positiva per tutte le classi di età. La crescita nell’anno è trainata dai dipendenti (+226 mila unità nel complesso) e in particolare da quelli permanenti (+214 mila), mentre calano gli indipendenti (-115 mila). Nell’arco dei dodici mesi, la crescita degli occupati si accompagna a un calo dei disoccupati (-4,8%, pari a -129 mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,0%, pari a -137 mila).

Sul fronte Ue, invece, il tasso di disoccupazione in Italia a settembre 2019 (9,9%) e’ risultato essere inferiore solo a quelli di Grecia (16,9% a luglio 2019) e Spagna (14,2%). Lo ha reso noto Eurostat. Situazione analoga a settembre 2019 per la disoccupazione giovanile con la Grecia che ha segnato il tasso piu’ alto (33,2% nel secondo trimestre del 2019), seguita da Spagna (32,8%) e Italia (28,7%). Nell’insieme dell’Eurozona la quota dei senza lavoro il mese scorso e’ stata pari a 7,5% stabile su agosto ed in calo rispetto a settembre 2018 (8%).

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