Divieto del cellulare nelle scuole superiori e stop ai social sotto i 15 anni: le nuove proposte del ministro Valditara
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha lanciato una vera e propria rivoluzione digitale nelle scuole italiane ed europee. Ospite della trasmissione “Cinque Minuti” su Rai Uno, ha annunciato in anteprima una misura che potrebbe cambiare radicalmente le abitudini degli studenti: “Per il prossimo anno scolastico noi vorremmo vietare l’uso del cellulare anche per le scuole superiori”.
Ma non è tutto. Valditara ha spiegato di aver portato a Bruxelles una proposta di raccomandazione per estendere il divieto di utilizzo del cellulare a tutte le scuole dell’Unione Europea. “La proposta ha già raccolto un grande consenso da parte di Paesi come Francia, Svezia e altri”, ha sottolineato il ministro, evidenziando la portata internazionale dell’iniziativa.
Il tema centrale, ha precisato Valditara, riguarda anche i social network: “Il grosso tema è quello di vietare l’uso dei social sotto i 15 anni. C’è una proposta di legge in Parlamento, fra l’altro bipartisan, e mi auguro che venga approvata rapidamente”. L’obiettivo è chiaro: proteggere i giovani da un uso precoce e spesso dannoso delle piattaforme social, con ricadute negative sulla salute mentale e sul rendimento scolastico.
Il ministro ha inoltre ricordato come l’abuso del cellulare possa compromettere “la capacità di concentrazione, la memoria, la fantasia e lo sviluppo cognitivo degli studenti”. Attualmente, in Italia, il divieto è già in vigore per le scuole elementari e medie, ma l’intenzione è quella di estenderlo anche alle superiori.
Sul fronte europeo, la proposta di Valditara punta a una regolamentazione condivisa, che imponga alle scuole di tutto il continente di bandire l’uso dei cellulari durante le ore di lezione. “Vogliamo tutelare i nostri ragazzi, perché la scuola deve essere un luogo di apprendimento e non di distrazione continua”, ha concluso.
Infine, il ministro ha fatto riferimento anche alle misure volte a regolamentare l’accesso ai social per i minori: “Le piattaforme dovranno verificare l’età degli utenti e dichiarare nulli i contratti con i minori di 15 anni, per proteggere i cosiddetti ‘baby influencer’ e limitare l’esposizione dei più giovani”.
Con queste parole, Valditara traccia la strada verso una scuola più attenta alla salute e al benessere degli studenti, in un’epoca in cui la tecnologia, se non regolamentata, rischia di diventare un nemico più che un alleato.