Donne turche tornano online contro governo

13 agosto 2014

Si è scatenata di nuovo la protesta online delle donne turche, che con l`hashtag #geliyorterlik (ciabatta in arrivo, in turco) stanno condividendo a migliaia su Twitter le foto dello loro scarpe per protestare contro il maschilismo della politica turca. Lo spunto lo ha dato la parlamentare Aylin Nazliaka, che ieri ha minacciato di lanciare una scarpa in aula dopo essere stata interrotta più volte in malo modo dai deputati del Partito della giustizia e dello sviluppo (Akp) del premier Recep Tayyip Erdogan. “Il diavolo che è in me mi dice di sfilarmi la scarpa e lanciarvela. Ma poi guardo prima le mie scarpe poi voi e, francamente, non ne vale la pena” ha detto Nazlikaya, deputata della principale forza d’opposizione, il Partito repubblicano del popolo (Chp). Ma oggi il lancio virtuale della scarpa invade la rete. “Ciabatta in arrivo” è una minaccia tradizionale delle mamme turche contro i figli disobbedienti. “E’ una frase che mi terrorizza fina da piccola” scrive un’utente, @Trollololed.

Qualcuno suggerisce di lanciare calzature più pesanti per causare danni maggiori al predominio maschile in Turchia. “Questa viene da un cantiere. E’ rinforzata con metallo” twitta @isinturkeli mentre @blenderella: “arriva la mia ciabatta e può far male come un manganello della polizia”. A protestare è anche qualche uomo, come @uguryoldas, che scrive “è la ciabatta di mia madre, è teleguidata, colpisce sempre la bocca di chi parla male delle donne”. Il 28 luglio le donne della rete si erano scatenate contro il devoto vice-premier Bulent Arinc che durante un comizio elettorale aveva detto che “le donne non devono ridere sguaiatamente in pubblico”, devono “sapere cos’è e non peccato” e “non assumere atteggiamenti provocanti e proteggere la propria castità”. L’hashtag #direnkahkaha era balzato in cima ai trend di Twitter e migliaia di donne avevano condiviso le loro foto mentre ridevano a crepapelle, raccogliendo sostegno in tutto il mondo.

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“Questa arriva per la bocca di Erdogan (il premier) e la fronte di Arinc” twitta oggi @fusunckgl. L’ira della deputata è stata causata da un motivo per la verità serissimo: Nazliaka aveva presentato una proposta di legge per consentire a migliaia di donne ospitate in case sicure, a protezione dalle violenze domestiche, di andare a votare. “Siamo arrivati a un punto tale che è diventato oggetto di dibattito cosa una donna deve indossare, mangiare, che colore di rossetto deve usare, se una donna incinta deve o meno camminare per la strada, se ridere in pubblico è casto o meno e sono state persino messe in discussione le classi miste” ha detto in aula Nazliaka.

“Ogni giorno vengono uccise tre delle nostre donne, c’è un aumento della violenza di genere del 400%. Sono coloro che impongono alle donne come comportarsi che danno coraggio ai (loro) assassini, parlo di voi, siete voi che date coraggio a quegli assassini” ha aggiunto, rivolta dai deputati della maggioranza. La sua proposta di legge è stata bocciata.

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