Dua Lipa incanta Milano con un tributo a Raffaella Carrà: tra pop, glitter e “A far l’amore comincia tu”

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Dua Lipa

Tra le onde ipnotiche proiettate su un maxi schermo e un’esplosione iniziale di glitter, Dua Lipa è tornata a calcare i palchi italiani con il suo Radical Optimism Tour , regalando al pubblico di Milano uno spettacolo indimenticabile. Davanti a 70mila persone accorse all’Ippodromo La Maura per gli I-Days, la popstar britannica di origini albanesi non solo ha confermato il proprio status di icona globale del pop, ma ha anche riservato una sorpresa speciale per il pubblico italiano: un omaggio a Raffaella Carrà.

Un momento di pura italianità nel cuore dello show

Tra i momenti più emozionanti della serata, Dua Lipa ha scelto di rendere omaggio alla musica italiana eseguendo “A far l’amore comincia tu” , classico intramontabile firmato da Raffaella Carrà. L’artista ha reinterpretato il brano con un arrangiamento bossanova, mantenendo però fedelmente intatto lo spirito dell’originale, compreso il celebre gesto del colpo di testa all’indietro che ha fatto la fortuna della Carrà negli anni ’70.

“Ciao Milano, come va stasera? Sono così felice di essere qui, questa energia è incredibile”, ha detto in italiano prima di lanciarsi nell’esecuzione, mostrando ancora una volta una vicinanza sincera al pubblico italiano. La scelta di includere nel setlist una canzone simbolo della cultura italiana non è una novità per Dua Lipa: durante ogni tappa del tour, infatti, si dedica a un artista locale — da AC/DC a Daft Punk — ma stavolta il tributo è stato particolarmente sentito e apprezzato.

70mila persone, un solo cuore

L’intero concerto è stato un trionfo di energia, eleganza e connessione autentica con il pubblico. Dal primo all’ultimo minuto, Dua Lipa ha tenuto banco con una voce solida, coreografie impeccabili e un carisma travolgente. Il palco, disegnato come un infinito, ha ospitato ben cinque cambi d’abito , luci mozzafiato, fuochi d’artificio e una passerella che l’ha portata a immergersi tra il pubblico, abbracciando i fan, stringendo mani e scattando selfie personali.

Il repertorio ha spaziato dagli hit internazionali come “Levitating”, “Physical” e “Don’t Start Now” fino ai brani del nuovo album Radical Optimism, che hanno dato vita a un live ricco di suggestioni musicali e scenografiche. Una storia lunga quattro atti: pop, rock, disco e intimità. Lo show è stato suddiviso in quattro atti distinti, ognuno dei quali ha permesso a Dua Lipa di esplorare differenti sfumature del proprio universo musicale.

Dalla dance pura delle prime ore, passando per un pop melodico e rockeggiante, fino ad arrivare ai momenti più intimi e raccolti, la cantante ha dimostrato una versatilità rara nel panorama contemporaneo. Momenti di grande intensità emotiva sono stati vissuti durante “These Walls” eseguita dal palchetto laterale, mentre “Love Again” ha visto Dua Lipa circondata da palle di fuoco e completamente sola sul palco, in un momento di pura concentrazione artistica.

Bis esplosivi e chiusura indimenticabile

Nel finale, dopo aver vestito un body nero glitterato impreziosito da una catena dorata, Dua Lipa ha regalato al pubblico i bis più attesi: “New Rules”, “Don’t Start Now” e “Houdini”, chiusi da un’esplosione di fuochi d’artificio che ha illuminato il cielo di Milano. Prima, però, aveva trovato il tempo per un altro momento speciale: “Be The One”, cantata quasi interamente in mezzo al pubblico, con la cantante che ha filmato in presa diretta l’ultima parte del brano con il telefono di un fan.

Un ponte tra passato e futuro

Quello che emerge con forza dal concerto di Milano è il ruolo di Dua Lipa come ponte tra generazioni. Non solo una performer straordinaria, ma anche una custode del patrimonio musicale pop mondiale. E con il tributo a Raffaella Carrà, ha voluto ricordare che la musica non ha confini né tempo: basta un colpo di testa per far rivivere un’epoca, e un po’ di glitter per renderla moderna.

Ancora una volta, lei è la regina

A quasi trent’anni (li compirà il prossimo 22 agosto), Dua Lipa sembra non conoscere crisi. Il suo live non è solo un concerto: è una dichiarazione di intenti. Sul palco degli I-Days, sabato sera, ha ribadito con classe, energia e talento che il pop mondiale continua a girare intorno a lei. Con un occhio al passato, e uno sempre puntato verso il futuro. E se qualcuno avesse ancora dubbi, basti pensare alle parole con cui ha salutato il pubblico milanese: “La prima volta che mi sono esibita a Milano c’erano 50 persone. Oggi guardo questa folla e ringrazio tutti voi per aver reso possibile il mio sogno”. Un sogno che, grazie a lei, continua a brillare.