Referendum senza spinta: alle 23 si viaggia sotto il 25%, quorum a rischio

Dopo la prima giornata di votazioni per i cinque referendum costituzionali, l’affluenza alle urne in Italia si attesta intorno al 22%, con dati che vedono un netto divario tra le Regioni. La chiusura dei seggi è avvenuta alle ore 23, e riapriranno domani mattina alle 7 per restare aperti fino alle 15. Alle 19, secondo i dati del Viminale relativi a oltre 52mila seggi su 61.591 aperti, aveva votato soltanto il 15,6%.


In Calabria l’affluenza registrata alle 23 è stata del 16,25%, uno dei valori più bassi a livello nazionale. Tra le province calabresi, Catanzaro si conferma la più attiva con il 19,96%, seguita da Cosenza con il 17,94%. Fanalino di coda è Crotone, con appena il 12,83% di partecipazione. Vibo Valentia e Reggio Calabria si attestano entrambe attorno al 13%.

La regione calabrese si colloca quindi tra le meno partecipative insieme al Trentino Alto Adige (16,13%) e alla Sicilia (16,48%).

Toscana leader della partecipazione con il 29,9%

A guidare la classifica delle Regioni più virtuose è la Toscana, con un’affluenza del 29,9%. Al secondo posto l’Emilia-Romagna (28,76%), mentre la Liguria si attesta al 25,42%, dimostrando una buona risposta da parte degli elettori.

Questi dati evidenziano una significativa differenza tra Nord e Sud del Paese, dove la partecipazione sembra ancora una volta risentire di fattori diversi, tra cui cultura civica, informazione e mobilitazione politica.

Minimo scarto tra i cinque quesiti referendari

Un dato interessante riguarda l’analisi dell’affluenza per singolo quesito: lo scarto tra i cinque referendum è minimo. Alle 23:

  • Quesito 1 (lavoro e reintegro licenziamenti illegittimi): 22,4%
  • Quesito 2 (limiti indennità e motivazioni licenziamento): 22,37%
  • Quesito 3 (tutela contratti a termine): 22,40%
  • Quesito 4 (responsabilità infortuni sul lavoro): 22,36%
  • Quesito 5 (cittadinanza): 22,24%

Una quasi perfetta parità che indica come gli elettori abbiano affrontato l’intero blocco referendario con una visione unitaria, non privilegiando particolarmente alcun quesito rispetto agli altri.

Seconda giornata in corso: ultime ore per recarsi ai seggi

Con i seggi aperti fino alle 15 di domenica 12 gennaio, restano ancora poche ore per esprimere il proprio voto su temi delicati come lavoro, sicurezza sul posto di lavoro e cittadinanza. Il quorum non è richiesto per questi referendum abrogativi, quindi ogni voto contribuirà comunque a determinare l’esito finale.

Mentre si attende il dato definitivo di chiusura, il confronto tra le Regioni e il livello di partecipazione generale saranno fondamentali per capire l’effettivo interesse del Paese verso queste riforme.