Edi Rama inginocchiato davanti a Meloni: la premier risponde divertita ‘Edi, no!’”

Un momento insolito e carico di significato ha caratterizzato l’arrivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Tirana, dove si svolge la sesta riunione della Comunità Politica Europea. Il primo ministro albanese, Edi Rama, ha accolto la premier italiana inginocchiandosi davanti a lei sul red carpet in piazza Skanderbeg, sotto gli occhi di fotografi, giornalisti e altri leader internazionali.

Un gesto di galanteria e teatralità

L’inginocchiamento di Rama è stato interpretato come un atto di estrema galanteria, ma anche come un momento giocoso e affettuoso tra due leader. Meloni, visibilmente divertita e un po’ imbarazzata, ha risposto scherzosamente: «Edi, dai no! Fallo solo quando siamo da soli». Questo scambio ha evidenziato un rapporto di confidenza e simpatia che va oltre la formalità istituzionale.

Il gesto di Rama non è passato inosservato, suscitando commenti e analisi anche nel mondo politico e mediatico. Alcuni lo hanno definito un “teatro propagandistico” o uno scambio di favori tra amici, sottolineando la teatralità e la spettacolarizzazione della scena. Altri hanno invece visto nell’inginocchiamento un segno di rispetto e un modo originale di accogliere un ospite di alto profilo.

Il contesto del vertice e il significato simbolico

L’evento si svolge in un momento cruciale per l’Europa, con sfide geopolitiche e tensioni crescenti. La scelta di Tirana come sede per la prima volta nei Balcani occidentali aggiunge valore simbolico all’incontro. In questo contesto, il gesto di Rama può essere letto anche come un segnale di attenzione e rispetto verso l’Italia e la sua leadership, nonché un modo per sottolineare l’importanza della cooperazione europea.

L’inginocchiamento di Edi Rama davanti a Giorgia Meloni ha rappresentato uno dei momenti più commentati e curiosi del vertice di Tirana. Tra ironia, galanteria e spettacolarizzazione, il gesto ha acceso i riflettori su un rapporto politico che mescola formalità e umanità, offrendo un’immagine inedita della diplomazia europea contemporanea.