Licenziamenti slittano a fine anno

Licenziamenti slittano a fine anno
2 marzo 2018

‘Boccata d’ossigeno’ per i lavoratori dell’Embraco. Quello di oggi a Roma, spiegano i sindacati, non è un accordo, ma una presa d’atto dell’impegno dell’azienda a corrispondere gli stipendi ai lavoratori torinesi per nove mesi oltre la scadenza prevista per i licenziamenti del 25 marzo. Termine dopo il quale l’azienda prevede comunque la fine del rapporto di lavoro, per 497 dei 537 dipendenti. Di certo, l’intesa prevede la sospensione dei licenziamenti per tutto il 2018 e l’avvio di un piano di reindustrializzazione “su cui – ha affermato il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda – Embraco e Whirpool si sono impegnati e si impegneranno anche economicamente”. In questo periodo i dipendenti “prenderanno lo stipendio pieno: non ci sara’ part-time o riduzione di orario e questo avverra’ a carico dell’azienda”. “Abbiamo messo in sicurezza l’accordo prima delle elezioni – ha ribadito lo stesso ministro al termine dell’incontro al Mise – lo dovevamo ai lavoratori”. La conferma anche dall’azienda per la quale l’incontro di oggi “rappresenta un passo importante nell’ambito di un rinnovato spirito di collaborazione tra Whirlpool Corporation, capogruppo di Embraco Europe S.r.l., i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati e le istituzioni italiane a livello nazionale, regionale e locale”. “Embraco – si spiega in una nota – ha presentato una nuova soluzione alternativa per sostenere i dipendenti di Riva presso Chieri per un periodo di tempo piu’ esteso, mantenendo le proprie attivita’ operative fino alla fine del 2018, e portando avanti al contempo la ricerca di un partner per la reindustrializzazione del sito”. Ed ancora: “Embraco rimane impegnata a lavorare, nelle prossime settimane, in stretta collaborazione con i rappresentanti dei lavoratori e con le istituzioni per finalizzare un accordo legalmente sostenibile e nei migliori interessi di lungo periodo per tutto il personale coinvolto”. E proprio la prospettiva dei licenziamenti, come ha sottolineato questa mattina il segretario generale Uil Carmelo Barbagallo all’assemblea dei metalmeccanici torinesi, “impedisce la firma dei sindacati”. Nove mesi, quindi, durante i quali governo e regione Piemonte tenteranno di trovare la soluzione di reindustrializzazione possibile a Riva di Chieri considerando anche le due proposte di intervento industriale già sul tavolo del Mise.

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Tuttavia, c’è soddisfazione da parte dei sindacati: “Si apre uno spiraglio positivo – ha commentato il segretario generale della Fim Marco Bentivogli – noi dobbiamo sempre valorizzare anche i piccoli passi che si fanno in avanti. Eravamo in attesa dei 120 giorni per le lettere di licenziamento, credo che ci siano le condizioni per scongiurarli”. “Oggi abbiamo rimosso un ostacolo dato dalla posizione intransigente di Embraco, ora pero’ abbiamo un libro bianco tutto da scrivere attraverso la reindustrializzazione del sito”, ha fatto eco Lino La Mendola della segreteria Fiom Torino sottolineando come “novita’ positiva”, anche il ruolo di Invitalia che, “qualora il processo di reindustrializzazione non andasse a buon fine nel 2018, prendera’ in carico direttamente i lavoratori”, “attraverso il fondo creato dal ministro Calenda”. “Oggi abbiamo aperto la strada alla garanzia dei posti di lavoro, temi che saranno ribaditi con lo sciopero del 13 marzo”, ribatte il segretario della Uilm torinese Dario Basso. “Il percorso avviato oggi concede piu’ tempo per attuare un piano di reindustializzazione vero, che dovra’ essere in grado di ricollocare il maggior numero possibile di lavoratori. Non accetteremo mai i licenziamenti e lavoreremo fino all’ultimo per contenere l’impatto sociale”. Positive anche le prese di posizione del mondo politico e istituzionale, a partire dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni: “Embraco sospende i licenziamenti. Un accordo importante per centinaia di lavoratori. Ottimo lavoro di Carlo Calenda”, ha scritto in su Twitter. “Una ottima notizia, bravo Carlo”, ha commentato invece il segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, sempre su Twitter. “Ci tenevo a ringraziare il ministro Calenda che ha avuto un ruolo fondamentale nel raggiungere questo obiettivo che, per certi aspetti, e’ anche migliorativo di quello che ci si era proposto perche’ ci sono mesi in piu’ per raggiungere l’obiettivo della reindustrializzazione e i lavoratori avranno lo stipendio pieno e non solo la cassa integrazione”. Ha dichiarato infine il governatore della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino,. “E’ stato un impegno di tutti, il ministro Calenda ha dato un contributo fondamentale”, ha concluso.

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