Fincantieri-Stx verso la svolta, vertice a Roma

Fincantieri-Stx verso la svolta, vertice a Roma
10 settembre 2017

Sulle nozze fra Stx e Fincantieri si potrebbe essere giunti a un punto di svolta. Il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire volerà a Roma domani con una precisa missione: tentare di imprimere un cambio di marcia nei negoziati fra Italia e Francia con l’obiettivo di portare a termine l’operazione nelle prossime settimane dopo lo strappo dello scorso luglio con la nazionalizzazione a sorpresa di Stx da parte di Emmanuel Macron che ha fatto carta straccia degli accordi dell’Italia con il governo di Hollande. L’appuntamento è per il tardo pomeriggio quando Le Maire varcherà la soglia di via Venti Settembre per incontrare l’omologo collega Pier Carlo Padoan e il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, con tutte le intenzioni di raggiungere un compromesso che prepari il terreno a un’intesa in occasione del vertice politico di Lione del 27 settembre fra il Macron e il premier italiano Paolo Gentiloni. Le manovre diplomatiche e i negoziati economici sono andati avanti senza sosta in queste settimane. Probabilmente l’esito della riunione di domani sarà interlocutorio ma dall’incontro dovrebbe venir fuori la volontà di proseguire il confronto verso la costruzione di un maxi-polo civile e militare tra Italia e Francia con un raggruppamento a tre: Fincantieri, Stx France (100% dello Stato francese) e Naval Group (controllata al 62% dallo Stato francese e al 35% da Thales). In sostanza, allargare il campo alla Difesa coinvolgendo la transalpina Naval Group.

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L’operazione si dovrebbe svolgere in due fasi: avviare l`integrazione tra Fincantieri e Stx e avvicinare Stx-Fincantieri alle unità navali di superficie di Naval Group. Dopo il muro contro muro, dalla Francia con il ministro Le Maire è arrivata nei giorni scorsi un’apertura al dialogo, con l’annuncio che Parigi si appresta a presentare un’offerta migliorativa rispetto a quella respinta dal governo italiano che escludeva Fincantieri dal controllo di Stx. Si capirà però soltanto domani se la proposta francese sarà valutabile. Intanto, l’Italia ha ribadito i propri paletti: nessun passo indietro sulla maggioranza del nascituro colosso mondiale della cantieristica. Nelle intenzioni di Parigi, invece, il comando potrebbe essere paritetico al 50 per cento. Il dietrofront sul controllo dei cantieri Stx di Saint Nazaire (i più grandi di Francia, tra i principali fornitori della marina militare) è arrivato dopo il cambio di inquilino all’Eliseo. Parigi con la nazionalizzazione decisa dal governo Macron ha cambiato idea bloccando il passaggio a Fincantieri – che aveva già un accordo per acquisire il 54,6% di Stx – e aprendo una ferita nei rapporti fra i due paesi.

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