Il vento non spira più a favore, Renzi blocca aumento tasse casa

Il vento non spira più a favore, Renzi blocca aumento tasse casa
13 dicembre 2014

 

di Mauriziuo Balistreri

Il vento del gradimento non spira più a suo favore. E così, il premier Renzi, a quanto pare, decide di correre ai ripari. Un emendamento alla Legge di Stabilità vieta ai comuni di aumentare le aliquote di Imu e Tasi per tutto il 2015. Viene, quindi prorogato il tetto per l’aliquota del 2,5 per mille, che sale al 3,3 per mille per finanziare le detrazioni. La proposta, che probabilmente farà felici gli italiani, soddisfa solo in parte Forza Italia. “Dunque, qualcuno nel Governo si è accorto di quanto andiamo spiegando da mesi: e cioè che la tassazione sugli immobili, già massacrante nel 2014, sarebbe divenuta addirittura peggiore nel 2015 – sottolinea il presidente della commissione Finanze della Camera Daniele Capezzone -. Occorre chiarire sin d’ora che questa misura (il minimo sindacale, la definirei) è assolutamente insufficiente. Ci mancava solo che qualcuno volesse davvero arrivare a un’aliquota del 6 per mille sulla prima casa. Quindi, non basta evitare l’aumento. Bisogna sapere che pure il mantenimento dei livelli del 2014 resterebbe devastante. Quindi, l’unica via è almeno abolire la tassazione sulla prima casa, e ridurre molto anche il resto (tassazione su altre abitazioni, immobili aziendali ecc.)”.

E ancora. Il governo ha depositato in commissione Bilancio del Senato un altro emendamento alla legge di Stabilità che ha l’obiettivo di rendere più ampia la possibilità, anche di risparmio, di ricorrere all’election day. “Per il 2015 – spiega la relazione tecnica – sarebbe possibile accorpare in un turno unico le elezioni locali e quelle dei consigli regionali da rinnovare che altrimenti dovrebbero essere convocate in un termine precedente (l’ultima domenica di marzo) in ragione della data delle elezioni del 2010”. Mentre in merito ad alcune misure straordinarie, “in considerazione delle particolari ragioni di urgenza connesse allo stato della sicurezza degli uffici giudiziari aventi sede nel palazzo di giustizia di Palermo per l’incremento del coefficiente di rischio attentati” sono previsti interventi con un onere stimato di 6 milioni di euro. Il testo prevede di realizzare un nuovo sistema di difese per la sicurezza del tribunale e la costruzione di una nuova recinzione. Si prevede anche la nomina di un commissario straordinario che dovrà assicurare queste opere.

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