Italia soffre ma vince: Spalletti saluta con un 2-0 alla Moldavia

Nell’ultima uscita da commissario tecnico, Luciano Spalletti porta l’Italia a una vittoria sofferta ma fondamentale: 2-0 alla Moldavia a Reggio Emilia, un risultato che rispetta i pronostici ma che lascia più di qualche dubbio sulla tenuta degli azzurri. La serata, a tratti surreale, ha messo in evidenza una squadra in evidente difficoltà, capace di soffrire più del previsto soprattutto nel primo tempo.

Giacomo Raspadori

La Moldavia parte a spron battuto e dopo pochi minuti trova la rete con Nicolaescu, annullata però per fuorigioco, un episodio che avrebbe potuto complicare non poco la serata degli azzurri. Il brivido scuote l’Italia che però si riorganizza con lentezza, sfiorando il vantaggio con una traversa di Ranieri e trovando il gol solo al 41’ grazie a un guizzo di Raspadori. Prima dell’intervallo, la difesa azzurra rischia ancora con Dimarco che salva sulla linea un colpo di testa di Dumbravanu.

La ripresa si apre con il raddoppio di Cambiaso, che sembra mettere la parola fine alla contesa. Ma la squadra fatica a chiudere definitivamente i conti, e nel finale è la Moldavia a sfiorare più volte il gol, confermando un’Italia ben lontana dalla brillantezza auspicata. Nel frattempo, la Norvegia fa il suo dovere vincendo in Estonia e mantenendo il primato a punteggio pieno.

A fine gara, Spalletti non nasconde la delusione ai microfoni di Rai Sport: “Abbiamo faticato, la squadra è arrivata logora a questo finale di stagione. Forse cercando qualche giocatore in condizioni migliori avremmo potuto avere risposte diverse”. L’allenatore riconosce la responsabilità delle scelte: “Quando fai il ct non puoi avere alibi, i giocatori li scegli tu e se non vanno bene puoi cambiarli. Ero convinto che potessero darmi quello che mi aspettavo, e in parte è stato così”.

Sulla sua eredità, Spalletti si mostra pragmatico: “Chi arriva fa quello che vuole, vedremo chi sarà il prossimo. Sicuramente non lasciamo grande entusiasmo, anche se il pubblico stasera si è fatto sentire. I giocatori e l’allenatore devono fare la differenza, purtroppo io non ci sono riuscito”.

Con questa vittoria l’Italia chiude un capitolo e si prepara ad aprirne uno nuovo, in attesa di capire chi sarà il nuovo timoniere chiamato a guidare la Nazionale verso le sfide che la attendono.

Il tabellino

Italia (3-5-2): Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Ranieri (38′ st Coppola), Frattesi, Tonali, Dimarco (1′ st Orsolini), Ricci (1′ st Barella), Cambiaso, Raspadori (32′ st Maldini), Retegui (26′ st Lucca) (12 Meret; 23 Carnesecchi; 4 Rovella; 5 Gatti; 11 Maldini; 13 Udogie; 14 Casadei; 15 Rugani). Ct: Spalletti.

Moldavia (3-4-2-1): Kozhukhar; Baboglo, Mudrac, Dumbravanu; Platica, Ionita (27′ st Dros), Bodisteanu (13′ st Motpan), Reabciuk; Caimacov (21′ st Stina), Postolachi (21′ st Perciun); Nicolaescu (27′ st Damascan) (1 Straistari; 23 Cojuhar; 3 Bors; 5 Posmac; 13 Motoc, 14 Stefan; 22 Bitca). Ct: Clecenco.

Arbitro: Schnyder (Svi).

Reti: nel pt 40′ Raspadori; nel st 5′ Cambiaso.

Angoli: 7 a 6 per l’Italia.

Recupero: 1′ e 6′.

Ammoniti: Nicolaescu e Frattesi per gioco falloso.

Italia, cosa deve fare per qualificarsi al Mondiale

Non ci sono alternative, per cercare l’impresa l’Italia, che ora attende il nuovo ct, deve vincere tutte le partite restanti. L’Italia deve fare punteggio pieno da qui alla fine (quindi vincere tutti e 7 i match rimanenti). Deve farlo anche con largo scarto, perché la differenza reti potrebbe essere decisiva in caso di arrivo a pari punti.