Lav, recrudescenza delle ‘zoomafie’

11 agosto 2014

Nel 2013 in Sicilia ci sono stati nuovi e forti segnali che hanno confermato la ripresa dei combattimenti tra cani: persone denunciate, ritrovamenti di animali con ferite da morsi o morti dopo una lotte, furti e rapimenti di cani di grossa taglia o di razze abitualmente usate nei combattimenti, sequestri di allevamenti di pit bull. Lo sostiene il rapporto “Zoomafie” della Lav, secondo cui in materia c’e’ stata “una complessa attivita’ investigativa ad opera della Procura di Palermo che ha portato all’applicazione di 5 misure cautelari personali contro altrettante persone che organizzavano combattimenti allo Zen 2 e al sequestro di 6 pit bull”. Segnalazioni e denunce pubbliche sono state fatte a Canicatti’, Trapani, Messina, Salemi e in altre citta’ siciliane.

Ma quello dei combattimenti tra cani non e’ il solo settore di attivita’ criminali legate agli animali, e la Lav segnala il fenomeno dell’ippica illegale, con “corse clandestine, gare di sforzo, cavalli stramazzati a terra e abbandonati sulla strada, doping, scommesse illegali, furti e macellazioni abusive”. Quest’ultimo e’ un campo in cui, ricorda la Lav, le relazioni semestrali della Dia citano spesso casi relativi a infiltrazioni della criminalita’ organizzata nella filiera della zootecnia. E poi preoccupano ul traffico di fauna selvatica che in Sicilia ha fatto registrare casi di pulcini di aquila del Bonelli rubati dal loro nido nell’Agrigentino, di tartarughe importate illegalmente dalla Tunisia, di cardellini e altri uccelli catturati con reti e venduti in mercati abusivi, di un’aquila minore tenuta in gabbia, di un gheppio messo in vendita tramite annunci su Internet. E una nuova rotta d’importazione illegale di cuccioli di cane e’ stata scoperta da Malta.

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“I crimini a danno degli animali si presentano in Sicilia sempre di piu’ come attivita’ organizzate, portate avanti da veri sodalizi dotati di strutture, mezzi e con forte pericolosita’ sociale -sostiene Ciro Troiano, criminologo, responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della LAV e autore del Rapporto-. Diverse inchieste hanno messo in evidenza l’interesse della criminalita’ organizzata per le corse di cavalli, il controllo dei mercati ittici o del comparto zootecnico. Sequestri e confische di animali, allevamenti e punti vendita confermano questo dato. I traffici legati alla sfruttamento degli animali in Sicilia rappresentano un’importante fetta del business realizzato a livello nazionale”.

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