Microprocessori, l’incubo di Biden. Il tour in Asia del Presidente comincia dalla Samsung

Microprocessori, l’incubo di Biden. Il tour in Asia del Presidente comincia dalla Samsung
Joe Biden e Yoon Suk-yeol
20 maggio 2022

Non è un caso che uno dei primi atti del presidente degli Stati uniti nel suo importante tour in Asia iniziato oggi sia stata una visita in una fabbrica di semiconduttori. Joe Biden si è recato presso un impianto di produzione di chip di Samsung Electronics in Corea del Sud, assieme al neo presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol per confermare ancora una volta quanto a Washington sia considerato centrale il consolidamento delle linee di approvvigionamento dei chip come materia di sicurezza nazionale. In un momento in cui al centro del dibattito internazionale è la guerra in Ucraina e gli Usa mantengano alto il livello di tensione e polemica nei confronti della Cina, Biden ha pensato di recarsi a Pyeongtaek, circa 70 km a sud di Seoul, per visitare l’impianto produttivo assieme a Yoon e incontrare il vicepresidente del chaebol (conglomerato) sudcoreano Lee Jae-yong, che è il capo di fatto di Samsung.

“Le nostre due nazioni lavorano insieme per realizzare la tecnologia migliore e più avanzata al mondo, e questa fabbrica ne è la prova”, ha detto Biden, ricordando come la pandemia Covid-19 abbia reso manifesta la “fragilità della catena di forniture” già prima che la “guerra non provocata e brutale” mossa dal presidente russo Vladimit Putin contro l’Ucraina, mettesse ancora più in evidenza l’importanza di garantire che “la nostra sicurezza economica e nazionale non sia dipendente su paesi che non condividono i nostri valori”. Il riferimento pare essere alla vicenda del petrolio e del gas russi. “Una componente critica di come noi faremo questa cosa – ha continuato il presidente americano – è lavorare con i nostri partner più stretti, che condividono i nostri valori, come la Repubblica di Corea (Corea del Sud), per garantirci quello di cui abbiamo bisogno dai nostri alleati e partner e rafforzare la resilienza della nostra catena di forniture”. In questo senso – ha aggiunto Biden – “l’alleanza tra la Repubblica di Corea e gli Stati uniti sono un esempio di pace, stabilità e prosperità nel mondo”.

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Yoon, che ha giurato da presidente solo 10 giorni fa, ha auspicato che la relazione Sudcorea-Usa si rafforzi in un’alleanza di sicurezza economica basata “sulla cooperazione nelle tecnologie più avanzate e nelle catene di forniture”. E ha aggiunto: “Io chiedo al presidente Biden non solo di fornire incentivi alle nostre compagnie di semiconduttori affinché investano negli Usa, ma anche di interessarsi a investimenti in compagnie che operano in Corea del Sud nei settori dei materiali americani e della progettazione dei chip”. Ha inoltre promesso incentivi per il settore dei chip, considerato un “asset di sicurezza nazionale”. La visita di Biden viene dopo due anni di crisi nella catena di forniture di chip, provocata in parte dalla pandemia, in parte da una serie di incidenti, aumenti di costo della logistica e dei trasporti e fenomeni naturali avversi, i quali hanno rallentato l’afflusso di semiconduttori sui mercati, portando a ritardi e una crescita dei prezzi. 

La gran parte della produzione dei chip globali viene dall’Asia orientale e ha Taiwan e la Corea del Sud come giganti del settore. Gli Stati uniti stanno incentivando fortemente gli investimenti per operatori come la taiwanese TSMC o la stessa Samsung, in modo da riportare negli Usa la produzione di chip. L’impianto visitato oggi è la più grande struttura di produzione di chip al mondo, che fabbrica il 15 per cento dei memory chip circolanti sul mercato. Come mercato, gli Usa rappresentano il 49,8 per cento del totale, la Corea del Sud il 19,9 per cento, secondo dati forniti dalla presidenza sudcoreana. Biden e Yoon si vedranno ancora domani per il loro primo summit e discuteranno diverse questioni a partire quello della crescente minaccia della Corea del Nord, che si sospetta stia programmando un test nucleare o un altro test con missile intercontinentale balistico. Sia Seoul e che Washington hanno detto che, durante la visita di Biden in Corea del Sud o in Giappone, dove si recherà in seguito, potrebbe esserci una provocazione da parte di Kim Jong Un.

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