Palermo, Miceli candidato sindaco del Pd

21 marzo 2022

Semaforo verde dal Partito democratico di Palermo alla candidatura a sindaco di Franco Miceli, presidente nazionale dell’Ordine degli architetti: una candidatura che per i dem parte sotto le insegne del “civismo” e che è aperta a nuovi ingressi nell’ottica del “campo largo” caro al segretario nazionale Enrico Letta. Al termine dell’assemblea provinciale dem, che si è tenuta all’ex noviziato ai Crociferi, nell’antico quartiere della Kalsa, il Pd ha formalmente chiesto a Miceli di costituire un “patto per Palermo”. Le proposte del segretario provinciale Rosario Filoramo e del segretario regionale Anthony Barbagallo sono state fatte proprie dall’assemblea provinciale, che ha visto presente il responsabile nazionale Enti locali del partito, Francesco Boccia.

“A Palermo non possiamo sbagliare – ha affermato Babragallo nel suo intervento -. Queste elezioni arrivano in un momento cruciale, anche in chiave Regionali. A Palermo M5s e Pd venivano da fronti opposti ma siamo stati in grado di comporre in modo unitario la coalizione e di tracciare una comunità di valori con i nostri alleati che guarda alla lotta contro le diseguaglianze e la mobilità sostenibile”. Barbagallo ha sottolineato come “alla fine sia passata la formula voluta dal Pd: quella di una candidatura civica attorno alla quale costruire il campo largo che sta a cuore al segretario Letta”. Una coalizione che nelle parole del segretario regionale dei democratici “deve essere inclusiva”: “Basta con i veti incrociati e con le barriere – ha esclamato Barbagallo -. Serve una coalizione inclusiva che abbia come comun denominatore la voglia di governare”.

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Tutto questo senza dimenticare “la visione” orlandiana che ha caratterizzato la città nell’ultimo decennio. In sala l’attuale sindaco di Palermo, in prima fila, annuisce. Poco prima aveva ricordato ai presenti il malcontento di chi vede di buon occhio la candidatura di Miceli ma non ha accettato il metodo: “Servivano le primarie”, è il mantra ripetuto dal ‘professore’ nella fredda serata della Kalsa. Barbagallo, comunque, non ha dubbi: “Il partito aveva tante frecce al suo arco ma la scelta di una candidatura civica per una coalizione progressista è il modo migliore per iniziare la campagna elettorale”. (Dire)

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