Pandoro amaro per Chiara Ferragni, multa per un milione di euro

Pandoro amaro per Chiara Ferragni, multa per un milione di euro
16 dicembre 2023

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inflitto sanzioni significative alle società Fenice e TBS Crew, gestori dei diritti di Chiara Ferragni, e a Balocco Industria Dolciaria, per un totale di 1,495 milioni di euro. L’accusa principale riguarda la pratica commerciale scorretta nel contesto della promozione di pandori “griffati” Ferragni.

L’iniziativa pubblicitaria ha dichiarato che le vendite dei pandori contribuivano a una donazione di 50mila euro all’Ospedale Regina Margherita di Torino. Tuttavia, l’Antitrust ha scoperto che la donazione era stata effettuata da Balocco prima dell’iniziativa e che le società di Ferragni avevano incassato oltre 1 milione di euro dall’operazione. L’Antitrust ha rivelato che l’operazione Pandoro Pink Christmas è stata principalmente un tentativo di riposizionare il Pandoro Balocco sul mercato utilizzando l’immagine di Chiara Ferragni. Commercialmente, l’iniziativa è stata un fiasco, con Balocco che ha registrato perdite e ha dovuto eliminare molti pandori invenduti.

 

 

L’Antitrust ha evidenziato la violazione del dovere di diligenza professionale e l’ingannevolezza nella pubblicità, affermando che i consumatori sono stati indotti a credere che le vendite contribuissero direttamente alla donazione, cosa non veritiera. Inoltre, Chiara Ferragni avrebbe fatto intendere tramite i social media di partecipare direttamente alla donazione, il che si è rivelato falso. Questa decisione evidenzia l’attenzione dell’Autorità alle pratiche commerciali degli influencer. Recentemente, l’Antitrust ha aperto un’istruttoria su Asia Valente e Meta per sospette promozioni non dichiarate. Il caso Ferragni-Balocco solleva anche dubbi sulla reale efficacia commerciale derivante dal coinvolgimento di influencer con numerosi follower, sottolineando che il costo di queste collaborazioni potrebbe non essere giustificato dai risultati ottenuti.

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Già un anno fa Selvaggia Lucarelli aveva parlato di un’operazione di marketing anziché beneficenza. Oggi la giornalista torna sulla questione e in un post sui social scrive: “L’operazione #Balocco spiega bene la differenza tra beneficenza e operazione commerciale mascherata da beneficenza, operazione particolarmente odiosa perché utilizzava una questione come i bambini malati e gli ospedali che li curano”. E riportando quanto accertato dall’Antitrust, aggiunge: “La donazione all’ospedale era completamente slegata dalla vendita dei Pandori. Chi guadagnava dalla vendita erano l’azienda e Ferragni, al limite”.

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