Polveriera centrodestra, Berlusconi boccia Salvini e Meloni

Polveriera centrodestra, Berlusconi boccia Salvini e Meloni
L'ex premier, Silvio Berlusconi
30 settembre 2021

Silvio Berlusconi fa smentire l’intervista a La Stampa, Matteo Salvini e Giorgia Meloni giurano che non c’è “alcuna polemica e zero tensioni”, ma a tre giorni dal voto amministrativo il centrodestra è un’autentica polveriera. I fuochi d’artificio iniziano di prima mattina. “Se Draghi va a fare il presidente della Repubblica poi a chi dà l’incarico di fare il nuovo governo? A Salvini? Alla Meloni? Ma dai, non scherziamo”, sono le parole di Berlusconi al quotidiano torinese. Intervista subito smentita dall’ex premier, ma intanto il messaggio in qualche modo è stato recapitato. Poi la mancata conferenza stampa comune a Milano a sostegno di Luca Bernardo.

Motivi logistici, con Salvini che non può perdere il treno per Roma e Meloni che subisce i ritardi del suo volo da Roma. Fatto sta che i due contendenti alla leadership del centrodestra non si incrociano. Appunto, “banali imprevisti con gli orari di aereo e treno. Saremo insieme già domani a Roma”, assicurano in una nota congiunta i leader di Lega e Fratelli d`Italia. Ma il clima è tale per cui anche un incidente è visto con sospetto. Meloni e Salvini danno la colpa ai media e giurano: “Il centrodestra è compatto e lo ha dimostrato ancora una volta in queste elezioni amministrative, con candidati unitari in tutte le grandi città”. Ma che intorno alle amministrative si giochino molte altre partite è evidente: quella tra Meloni e Salvini, intanto, con i sospetti incrociati di defezioni nel sostegno ai candidati altrui; ma anche quella interna alla Lega.

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Le parole di Giorgetti e poi quelle di Berlusconi, entrambi a La Stampa, hanno lasciato il segno: “Giorgetti ha detto che è stato frainteso, lo stesso ha detto Berlusconi… ma mia nonna diceva che se gli altri non capiscono forse sei tu che ti sei spiegato male”, si sfoga in serata Salvini, già provato dal caso Morisi. Ma alla domanda se senta messa in discussione la sua leadership nella Lega, Salvini replica “assolutamente no”. In ogni caso, nei prossimi mesi “se la situazione sarà sotto controllo” dal punto di vista sanitario, si partirà con i congressi locali del Carroccio. E dopo le amministrative si inizia a ragionare su un aggiustamento della governance del partito, magari coinvolgendo di più i governatori e i territori.

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