Regionali, Meloni mette freccia per leadership (ma non sorpassa)

Regionali, Meloni mette freccia per leadership (ma non sorpassa)
Giorgia Meloni
22 settembre 2020

L’unica che può cantare vittoria, alla fine, è Giorgia Meloni. Eppure, è una vittoria amara. Perché è vero che Fratelli d’Italia è riuscita laddove Salvini non è arrivato, ossia a conquistare la guida di una regione rossa, ma il trionfo di Francesco Acquaroli nelle Marche non cancella la delusione per non aver centrato il risultato in Puglia.

Alla vigilia c’era ottimismo e la leader sovranista aveva difeso fino in fondo la scelta di candidare l’ex forzista Raffaele Fitto – ormai entrato nella sua scuderia – anche quando Matteo Salvini aveva chiesto di rimettere in discussione il patto già siglato per privilegiare un volto nuovo. Tanto che, risultati alla mano, c’è anche chi sospetta che il Carroccio lì si sia volutamente disimpegnato per non far fare l’en plein alla Meloni. “Trionfo Marche. Grazie a Francesco Acquaroli e a Fratelli d’Italia un’altra roccaforte della sinistra sarà amministrata dal centrodestra. Da nord a sud Fratelli d’Italia è l’unico partito che cresce in tutte le regioni al voto”, è il commento che affida a Facebook prima di presentarsi accanto al neo Governatore in conferenza stampa ad Ancona e sostenere che il governo ne esce indebolito mentre il centrodestra ne è rafforzato e che quella combattuta da Fdi nelle Regioni è stata una battaglia fatta “a mani nude contro i carri armati”.

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E, tuttavia, il non detto di questa tornata elettorale era la sfida tutta interna per la leadership del centrodestra. Non c’è dubbio che Matteo Salvini ne esca indebolito, anche perché la Regione stravinta dalla Lega – ossia il Veneto – è un trionfo che va addebitato solo ed esclusivamente a Luca Zaia. Dunque, una vittoria in Puglia avrebbe consentito alla Meloni di mettere la freccia a destra e cominciare le manovre di sorpasso. Alla fine, manca quello scatto di reni, ma probabilmente è solo una questione di tempo, visto che Fratelli d’Italia è comunque un partito in crescita omogenea.

Bottino più che magro, invece, per Forza Italia che non soltanto non conquista l’unica Regione in cui avesse un candidato, ossia la Campania, ma in quel territorio, un tempo roccaforte azzurra, si ritrova abbondantemente sotto il 10%. Anche per questo Berlusconi, che ha seguito in isolamento da Arcore l’esito del voto, sceglie di non fare nessun commento ufficiale. A parlare è invece il vice presidente, Antonio Tajani. “La sinistra ha perso una Regione, il centrodestra ne ha guadagnata una. Forse le cose potevano andare meglio. Sarebbe stato meglio vincere, ma a conti fatti la sinistra ha perso una Regione e il centrodestra ne ha guadagnato una”, dice. askanews

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