Ristori per negozi e piccole imprese direttamente sui conti correnti. Lo dice Conte

Ristori per negozi e piccole imprese direttamente sui conti correnti. Lo dice Conte
25 ottobre 2020

I ristori arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati con bonifico bancario attraverso l’Agenzia delle Entrate,
sistema già utilizzato e rilevato rapido ed efficace. A darne notizia lo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso di una conferenza stampa, annunciado le principali misure economico per fronteggiare la crisi Covid. In particolare, il governo sta lavorando su nuovi contributi a fondo perduto; nuovo credito d’imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre; sulla cancellazione della seconda rata IMU dovuta entro il 16 dicembre; sulla conferma della proroga della cassa integrazione; nuova indennità mensile una tantum – bonus stagionali del turismo, spettacolo, lavori intermittenti dello sport; una mensilità del reddito di emergenza; misure di sostegno a favore della filiera agroalimentare.

“Stiamo lavorando per erogare entro la metà di novembre gli indennizzi” previsti dal Dpcm, afferma il ministro dell’Economia. Forse “entro l’11 novembre per chi in passato ha già fatto domanda. Per loro sarà senz’altro più facile”, evidenzia Roberto Gualtieri, annunciando che sono “300-350mila le aziende” interessate ai ristori previsti dal Dpcm firmato oggi. Il ministro spiega che sono “tutte le aziende ed esercizi pubblici che sono oggetto delle restrizioni introdotte dal Dpcm” aggiungendo che “sappiamo di chiedere un sacrificio importante e necessario a contenere il virus e quindi per tutti costoro ci saranno questi indennizzi che sono solo una parte delle misure. Avremo poi per tre mesi – continua Gualtieri – il credito di imposta sugli affitti, l’eliminazione della rata Imu e poi naturalmente la cig per i lavoratori e l’indennità di 1.000 euro per i collaboratori”.

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Il ministro rassicura anche che “daremo un indennizzo superiore questa volta di quello ricevuto la volta scorsa. Perché sappiamo che anche i mesi scorsi sono stati mesi difficili e quindi sarà una quota un po’ superiore a quella dell’altra volta”. “Per quelli che non hanno fatto domanda o con fatturato superiore ai 5 milioni di euro – spiega il ministro – ci sarà una domanda da fare e quindi ci sarà qualche settimana in più per avere l’erogazione, che comunque sarà entro l’anno”. Per chi invece ha aveva già fatto doamnda per gli indennizzi previsti in precedenza questi “verranno erogati automaticamente”.

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