Servono atti concreti in tempi brevi

9 giugno 2014

“Il rapporto di Confindustria colloca la Sicilia a uno degli ultimi posti in Europa per attrattività degli investimenti e competitività. Ecco perché al Governo regionale chiediamo risposte concrete in tempi brevi che indichino un’inversione di tendenza”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, a seguito dell’illustrazione del “Check up Sicilia”. E Barone continua: “L’elemento principale di debolezza, rispetto altri Paesi europei, è il cattivo funzionamento delle nostre istituzioni che anziché sostenere lo sviluppo nell’Isola, lo ritardano e lo frenano. Vanno, quindi, monitorati e sbloccati subito i 700milioni di investimenti previsti dall’Eni a Gela e il doppio da Lukoil a Siracusa. E non bisogna farsi scappare il progetto che riguarda la costruzione di auto elettriche a Termini Imerese. Ma anche nel settore agro-industriale e turistico ci sono grandi opportunità a condizione di non perdere più tempo. Sulla manovra economica e sull’utilizzo dei Fondi Ue chiediamo, quindi, alla Regione di concertare interventi finalizzati allo sviluppo produttivo”.

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