Sicilia, ‘sospesi’ 465 trattoristi. Flai-Cgil: “A che serve l’Esa?”

23 marzo 2015

Da venerdì i 465 trattoristi stagionali dell’Esa, allo scadere delle loro 29 giornate, le uniche finora concordate per il 2015, non vengono più utilizzati. Sono stati “sospesi” dal lavoro proprio mentre erano nel pieno dell’opera di ripristino dei danni nelle zone colpite dal maltempo. Lo denuncia la Flai-Cgil. Hanno dovuto lasciare le postazioni nei paesi dove il loro intervento è stato necessario per liberare case coperte dai terreni franati e strade inagibili, per ripulire corsi d’acqua, togliere alberi caduti.

“Il paradosso è questo: siamo in emergenza, i danni al territorio sono ancora evidenti. E la Regione interrompe il lavoro dei trattoristi, gli unici con le loro professionalità specifiche a poter guidare ruspe, pale meccaniche e escavatori, perché la Finanziaria non procede – dice il segretario della Flai Cgil di Palermo Tonino Russo – Il rischio è che fino a metà maggio i trattoristi non potranno essere impiegati. A che serve una struttura come l’Esa, con 400 impiegati di ruolo e 30 ingegneri, se gli stagionali su cui l’ente ruota per mettere in pratica il lavoro progettato stanno fermi e al loro posto si ricorre alle ditte private con gare d’urgenza, a un costo dieci volte superiore?”.

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