Sorrisi, battute e flirt: Salvini e Elkann scatenano il gossip al Quirinale

Si è svolto ieri sera nei giardini del Quirinale il tradizionale ricevimento in occasione della Festa della Repubblica, richiamando come ogni anno il gotha della politica, dell’economia e della società italiana. La cerimonia, caratterizzata da un’atmosfera di sobria eleganza, ha visto la partecipazione quasi completa del governo guidato dalla premier Giorgia Meloni, vestita di celeste, affiancata dai due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, accompagnati rispettivamente dalla consorte e dalla fidanzata.

Tra gli ospiti di spicco del mondo finanziario ed economico, hanno fatto la loro comparsa Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, l’editore Urbano Cairo e soprattutto John Elkann, executive chairman di Stellantis, presente con la moglie Lavinia Borromeo. Non è mancato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a testimoniare la presenza sindacale in un evento che rappresenta un crocevia istituzionale di primo piano.

Rispetto all’edizione precedente, si è registrata una riduzione delle star del piccolo e grande schermo, ma non sono mancati volti noti come l’attrice Claudia Gerini, Paola Cortellesi, Geppy Cucciari e il regista Marco Bellocchio. Sul fronte politico, accanto alla maggioranza, si sono presentati i leader di opposizione Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Matteo Renzi, Angelo Bonelli e Carlo Calenda. Assente di rilievo Giuseppe Conte, la cui assenza non è passata inosservata.

Nel governo, le assenze sono state limitate a poche figure di rilievo quali Guido Crosetto, Luca Ciriani, Alessandro Giuli, Matteo Piantedosi, Andrea Abodi, Paolo Zangrillo, Gilberto Pichetto Fratin, Francesco Lollobrigida ed Elvira Calderone. Presente anche il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Cesare Parodi. Tra gli ex ministri e rappresentanti istituzionali, spiccavano la presenza di Raffaele Fitto, ora commissario europeo, e Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento Europeo. Tra gli ex presidenti del Consiglio, Mario Monti ha confermato la sua partecipazione, così come Luigi Di Maio, inviato Ue per il Golfo Persico, accompagnato dalla compagna.

Il mondo imprenditoriale ha visto la partecipazione di Claudio De Scalzi, amministratore delegato di Eni, e Matteo Colaninno, ad di Piaggio. Tra gli ospiti di rilievo culturale, il premio Nobel Giorgio Parisi ha arricchito la serata con la sua presenza. Il comparto dell’informazione era rappresentato da figure di primo piano come il direttore del Tg1 Gianmarco Chiocci, Bruno Vespa, Mario Sechi e Mario Orfeo, direttore di Repubblica. Non sono mancate le alte cariche dello Stato: il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e il presidente del Senato, Ignazio La Russa, quest’ultimo protagonista di un simpatico siparietto sulla finale di Champions League.

Momenti di leggerezza sono stati scanditi da battute calcistiche tra il milanista Salvini e lo juventino Elkann, che ha poi dialogato con Angelo Bonelli sul tema del green deal. Come da tradizione, il capo dello Stato ha compiuto due giri di saluto tra gli ospiti nei giardini del Quirinale, con una pausa sulla terrazza insieme alle alte cariche e alla premier dopo il primo giro, suggellando così una serata di alto profilo istituzionale e sociale. Un appuntamento che conferma il Quirinale come luogo simbolo dell’incontro tra le diverse anime del potere italiano, in un momento cruciale per il Paese.