Tim: KKR pronta a Opa amichevole sul 100% a 0,505 euro per azione

Tim: KKR pronta a Opa amichevole sul 100% a 0,505 euro per azione
Ad Tim Luigi Gubitosi
21 novembre 2021

Un’offerta “amichevole” cash sul 100% del gruppo Tim a 0,505 euro per azione, finalizzata al delisting, che valuta complessivamente la società quasi 11 miliardi. A svelare le carte delle mosse di KKR è una nota del cda di Tim che questo pomeriggio ha esaminato e preso atto dell’intenzione del fondo Usa, allo stato “non vincolante e indicativa”, di effettuare una possibile operazione sulle azioni Tim attraverso un’Opa sul 100% delle azioni ordinarie e di risparmio.

La proposta, soggetta alla condizione del raggiungimento della soglia di adesione minima del 51% del capitale di entrambe le categorie azionarie, “aspira a ottenere il gradimento degli amministratori della società e il supporto del management” ed è condizionata al gradimento del Governo (key government stakeholders), essendo Tim soggetta al Golden Power. Prevista una due diligence confirmatoria della durata stimata di quattro settimane.

Il prezzo “da considerarsi allo stato, oltre che non vincolante, anche meramente indicativo” sarebbe pari a 0,505 euro per azione e rappresenterebbe un premio del 46% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì delle azioni ordinarie Tim (+53% rispetto alla media degli ultimi 30 giorni). Per ritrovare un valore del titolo sopra 0,5 euro bisogna tornare indietro a febbraio 2020, poco prima dello scoppio della pandemia. L’offerta del colosso a stelle e striscie, già azionista di FiberCop – la società a cui Tim ha conferito l’ultimo miglio della rete – arriva in un momento di tensioni tra l’Ad Luigi Gubitosi e il primo azionista Vivendi, che vorrebbe un ricambio al vertice dopo i recenti deludenti risultati.

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Gubitosi è arrivato alla guida del gruppo esattamente 3 anni fa, quando il cda del 18 novembre 2018 lo nominò amministratore delegato, in sostituzione di Amos Genish. I francesi in mattinata, prima dell’avvio del cda, avevano fatto sapere di essere “un investitore a lungo termine” di Tim e che collaboreranno “con le autorità e le istituzioni italiane per il successo” del gruppo, negando di aver avuto discussioni con qualsiasi fondo, e in particolare, con Cvc per un’eventuale offerta su Tim in risposta alla mossa di KKR. Contatti negati anche da Cvc che assieme al fondo Advent, tramite un portavoce, ha reso noto di essere “aperto al dialogo con tutti gli stakeholder per identificare in modo trasparente una soluzione di sistema per il rafforzamento industriale” di Tim.

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