Una sforbiciata anche alle scorte

29 marzo 2014

Tagli anche al costoso sistema delle scorte e che vede attualmente vede impegnati circa 2.000 uomini a protezione di un numero che oscilla intorno alle 500 personalita’. E così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha inviato a tutti i prefetti una direttiva per chiedere di “rivalutare le procedure, operative e organizzative, del sistema di protezione e tutela delle persone esposte a specifico rischio”. In particolare, la valutazione sull’esposizione a “rischio potenziale” dovra’ essere basata non su “generiche minacce o intimidazioni”, ma sulla “motivata possibilita’ di compimento di azioni criminose dirette a ledere l’incolumita’ fisica del soggetto, in presenza di elementi informativi attendibili o episodi significativi di pericolo, ovvero alla particolare capacita’ offensiva dell’organizzazione criminale di riferimento”. Tutto cio’, “ovviamente, mantenendo inalterata la soglia di attenzione verso le situazioni di esposizione a rischio e l’efficacia dei conseguenti dispositivi di protezione”.

Alla luce di cio’, Alfano ha disposto “l’immediato avvio delle modifiche dell’assegnazione e gestione dei dispositivi di tutela”; modifiche che sono “dirette – sottolinea il Viminale – ad evitare sprechi di risorse umane e finanziarie e ad assicurare, nel contempo, l’adeguata protezione di coloro che sono esposti a rischio e il riconoscimento del delicato compito del personale delle Forze di polizia quotidianamente impegnato in tali servizi”. La direttiva prevede anche la possibilita’ di una sorta di “concorso spese” da parte di chi usufruisce della protezione, in termini di auto e conducente. Nella direttiva, infatti, si stabilisce che i prefetti debbano “verificare il rigoroso rispetto delle modalita’ operative previste dalla normativa vigente, che prevedono l’accertamento della possibilita’, per il tutelato o l’Amministrazione di appartenenza o di riferimento, di porre a disposizione delle Forze di polizia autovetture ed autista”.

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