Pechino, al via IX Congresso cattolici. Governo cinese: siamo “ben disposti” verso la Santa Sede

Pechino, al via IX Congresso cattolici. Governo cinese: siamo “ben disposti” verso la Santa Sede
26 dicembre 2016

Si aprira’ a Pechino domani e terminera’ giovedi’ 29 il nono Congresso dei rappresentanti cattolici cinesi, convocato dopo sei anni di congelamento come gesto di buona volonta’ verso il Vaticano. La conferma e’ arrivata dal ministero degli Esteri cinese in un briefing. “Riteniamo che questo congresso possa favorire un’ulteriore integrazione delle attivita’ della Chiesa cattolica nella societa’ e nella cultura cinesi”, ha dichiarato la portavoce Hua Chunying, assicurando che Pechino “e’ ben disposta” verso la Santa Sede. L’appuntamento rappresenta un momento importante per valutare le prime conseguenze della ripresa dei contatti Cina-Vaticano sulla condizione dei 12 milioni di cattolici cinesi, divisi tra la Chiesa ufficiale, il cui clero e’ nominato dal Partito comunista cinese, e quella ‘clandestina’ fedele al Vaticano.

In vista del Congresso, il direttore della Sala stampa vaticana, Greg Burke, ha spiegato che “la Santa Sede attende di giudicare in base a fatti comprovati” ma non ha ribadito il richiamo ai vescovi a non prendervi parte, a differenza di quanto era accaduto nel 2010. Inoltre ha affermato che “che tutti i cattolici in Cina attendono con trepidazione segnali positivi, che li aiutino ad avere fiducia nel dialogo tra le Autorita’ civili e la Santa Sede e a sperare in un futuro di unita’ e di armonia”. Il Congresso e’ la massima istanza della politica religiosa di Pechino nei confronti della Chiesa cattolica locale e vi partecipano anche delegati delle diocesi registrate presso l’amministrazione statale. C’e’ attesa per conoscere le nomine che verranno fatte, in particolare si prevede la conferma dei vescovi Giuseppe Ma Yinglin e di Giovanni Fang Xinhyao come presidenti del Consiglio dei vescovi (non riconosciuto dalla Santa Sede) e della Associazione patriottica (Ap). In un gesto distensivo verso la Santa Sede, con cui la Cina non ha rapporti diplomatici dal 1951, a loro verrebbe affiancato come direttore organizzativo il 46enne Giuseppe Shen Bin, dal 2010 vescovo di Haimen con il mandato pontificio (e quindi in comunione con il Papa) e il riconoscimento del governo. Da gennaio ci sono stati quattro incontri tra rappresentanti vaticani e cinesi per lavorare a un accordo che porti a una normalizzazione dei rapporti.

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