Alluvione di Genova. Indagata Raffaella Paita, candidata Pd alle Regionali

Alluvione di Genova. Indagata Raffaella Paita, candidata Pd alle Regionali
15 aprile 2015

Soltanto ieri Matteo Renzi si era recato in visita a Genova per inaugurare la riapertura del cantiere per la messa in sicurezza del Bisagno. E aveva dichiarato il suo totale sostegno a Raffaella Paita. Oggi la notizia: la candidata Pd alle Regionali è stata indagata per l’alluvione che ha colpito la Liguria lo scorso ottobre. Sono passati 6 mesi da quando il Bisagno esondò durante la notte provocando ingentissimi danni e una vittima, l’ex infermiere Antonio Campanella travolto dall’onda di fango. L’accusa, rivolta all’assessore alle Infrastrutture e alla Protezione civile, è di concorso in omicidio colposo e disastro colposo in riferimento ai fatti avvenuti il 9 e 10 ottobre dello scorso anno.

I pubblici ministeri Gabriella Dotto e Patrizia Ciccarese stanno indagando sul mancato allarme meteo di quella notte. Alle 18 l’Arpal, l’agenzia regionale per l’ambiente aveva diramato un bollettino rassicurante pur prevedendo forti piogge, previsione che non fu cambiata se non a disastro avvenuto. Nessuno era presente nella sede della Protezione Civile della Regione quando il Bisagno uscì dagli argini e lo stesso funzionario responsabile Stefano Vergante si trovava a casa. Paita, ascoltata dalla Procura nei mesi scorsi, ha sostenuto di essere sempre stata, tutta la notte, nella centrale operativa.

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