Blitz della polizia di Bari e Foggia, 50 arresti in tutta Italia

6 giugno 2019

Blitz della polizia contro le famiglie mafiose attive nella provincia di Foggia. In manette sono finite 50 persone appartenenti o legate ai clan operanti nel territorio di San Severo. I provvedimenti, emessi dal gip di Bari, sono stati eseguiti in Puglia e nelle province di Milano, Rimini, Fermo, Ascoli Piceno, Campobasso, Pescara, Teramo, Napoli e Salerno. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico di droga, spaccio, danneggiamento, reati in materia di armi, lesioni personali e tentato omicidio aggravati dalle finalità mafiose.

L’indagine coordinata dalla Dda di Bari ha evidenziato il ruolo dei clan di San Severo nel traffico di droga nella Capitanata e la spartizione dei proventi illeciti ha creato tensioni tra i diversi gruppi malavitosi locali. L’operazione Ares è particolarmente importante perché per la prima volta viene contestata l’associazione di tipo mafioso (416 bis) alla criminalità organizzata di San Severo, riconosciuta come autonoma e indipendente rispetto alle organizzazioni mafiose di Foggia. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi eseguiti dalla Polizia contro la mafia foggiana figurano elementi di primo piano delle famiglie mafiose di San Severo, tra i quali Giuseppe Vincenzo La Piccirella e Severino Testa, ritenuti ai vertici del clan ‘La Piccirella’, oltre a Franco e Roberto Nardino, a capo dell’omonimo clan. A quanto si apprende, gli indagati facevano spesso ricorso alla violenza per l’affermazione della propria leadership sul territorio, basata per gli investigatori anche sulla eliminazione fisica dei rivali. Nel corso delle indagini sono stati accertati diversi episodi a chiaro sfondo intimidatorio, come nel tentativo di estorsione ai danni di un commerciante, che si e’ visto danneggiare a colpi d’arma da fuoco l’abitazione, il negozio e l’auto.

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IL QUESTORE DI FOGGIA 

Con l’operazione di questa mattina, la Polizia di Stato ha inferto l’ennesimo durissimo colpo alle consorterie mafiose di questa provincia. Abbiamo completato la prima fase di aggressione alla malavita organizzata, cosi’ come programmato unitamente ai componenti della Squadra Stato”. Lo ha detto il questore di Foggia, Mario Della Cioppa, commentando l’operazione che oggi ha portato all’arrestato di 50 persone legate alla criminalita’ organizzata di San Severo. “Lo abbiamo fatto – ha proseguito il questore – attraverso una sistematica attivita’ di demolizione delle varie consorterie mafiose ed assicurando alla Giustizia boss e sodali ma anche semplici affiliati della Mafia Garganica, Foggiana e San Severese ed analogamente sara’ fatto con quella Cerignolana. Le quattro operazioni di polizia di ‘agosto di Fuoco’, nonche’ quelle di DecimAzione 1 e 2, Chorus 1 e 2, Stirpe Criminale 1 e 2, quelle recenti con cui sono stati risolti specifici fatti di sangue e quella odierna rappresentano la determinazione e la forza dello Stato”.

“Lo Stato -ha proseguito il Questore di Foggia- e’ vigile su questo territorio e non terminera’ certamente qui la sua opera che proseguira’ fino al ripristino totale della legalita’ e la totale pulizia da criminali per restituire liberta’ e sicurezza alla collettivita’ di questa provincia. Vedere Foggia decisamente diversa, un territorio piu’ sicuro ed ordinato riempie di orgoglio e gratifica gli sforzi della nostra azione, della Prefettura, delle altre Forze di Polizia e della Magistratura, tutte protese verso un unico risultato, l’affermazione della legge e delle regole “. “A San Severo, la Polizia di Stato – ha concluso Della Cioppa – ha voluto dare una risposta forte, perentoria, oserei dire, decisiva per l’annientamento della Criminalita’ Organizzata esistente che aveva alzato il livello di pericolosita’ anche con i due recenti omicidi. Ad ogni azione criminale occorre sapere che corrisponde una risposta doppia da parte dello Stato. Le operazioni di Polizia Robin Hood, Udor e quella odierna che annienta la mafia san severese ne sono il preciso riscontro. Grande plauso va pertanto al Commissariato di pubblica sicurezza di San severo, oltre che alla Squadra Mobile, ed al Reparto Prevenzione Crimine che costituisce baluardo e presidio di legalita’ in quell’area”.

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