Condannato per pedofilia, si aprono le porte del carcere per il cardinale Pell

27 febbraio 2019

Si aprono le porte del carcere per il cardinale Pell, condannato per pedofilia. Il tribunale di Melbourne ha ordinato il suo arresto e i suoi avvocati hanno rinunciato a chiedere alla corte di mantenere il loro cliente in libertà in attesa di processo in appello come inizialmente avevano annunciato.

A Pell è stata revocata la libertà su cauzione dopo essere stato dichiarato colpevole di abusi sessuali su due chierichetti di 12 e 13 anni nel 1996 e 1997 quando era arcivescovo di Melbourne. Una delle due vittime è morta di overdose, mentre l’altra ha dichiarato di aver vissuto per tutta la vita nella vergogna e nella depressione. Marge Crawford è il legale che l’ha seguito.

“George Pell ha avuto i migliori avvocati e procuratori legali che i soldi possono comprare – dice – e questi uomini, questi bambini, che sono solo persone comuni, hanno dovuto subire gli abusi. È un sollievo, pensate a quei bambini. Lui è solo uno dei tanti”. La sentenza è prevista per il 13 marzo e la condanna potrebbe arrivare fino a 50 anni di carcere. Intanto il Papa ha sospeso dal Ministero il cardinale Pell, ex tesoriere del Vaticano, il più alto in grado nella gerarchia eccelsiastica ad essere condannato per pedofilia.

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