Erdogan caccia dieci ambasciatori occidentali. Sassoli: “Non ci faremo intimidire”

Erdogan caccia dieci ambasciatori occidentali. Sassoli: “Non ci faremo intimidire”
Recep Tayyip Erdoğan, presidente della Turchia
23 ottobre 2021

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato oggi di aver dato istruzioni al ministero degli Esteri perché dichiara “persona non grata” i 10 ambasciatori che hanno sottoscritto un comunicato per chiedere la scarcerazione di Osman Kavala, attivista per i diritti umani in carcere dal 2017. “Ho ordinato al nostro ministro degli Esteri di dichiarare quanto prima questi 10 ambasciatori persona non grata”, ha detto oggi Erdogan, secondo quanto riportato dai media turchi. 

Si tratta degli ambasciatori di Stati Uniti, Germania, Danimarca, Finlandia, Francia, Paesi Bassi, Svezia, Canada, Norvegia e Nuova Zelanda, già convocati dal ministero degli Esteri di Ankara all’indomani della diffusione del comunicato, lunedì scorso, avvenuta in occasione dei quattro anni di detenzione di Kavala. L’attivista è accusato di aver cercato di rovesciare il governo turco con le proteste di piazza del 2013, iniziate al Gezi Park di Istanbul, e di complicità con il fallito golpe del 2016. Nel 2019 la Corte europea dei diritti umani ha stabilito che è sottoposto a detenzione arbitraria e ne ha chiesto l’immediato rilascio.

Nel comunicato gli ambasciatori hanno sottolineato che “i continui ritardi del suo processo, anche con l’unione di casi diversi e la creazione di nuovi casi dopo una precedente assoluzione, gettano un’ombra sul rispetto della democrazia, dello stato di diritto e della trasparenza nel sistema giudiziario turco”. Hanno quindi sollecitato “una soluzione giusta e rapida” del caso e, alla luce delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo, “il rilascio urgente” dell’attivista.

“L’espulsione di dieci ambasciatori è un segno della deriva autoritaria del governo turco. Non ci faremo intimidire. Libertà per Osman Kavala”: è quanto ha scritto su Twitter il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. “Il nostro ambasciatore non ha fatto nulla che legittimi un’espulsione” ha detto invece il portavoce del ministero degli Esteri della Norvegia, uno dei 10 Paesi i cui ambasciatori sono oggi stati dichiarati “persona non grata” in Turchia. Si tratta della prima reazione di uno dei governi direttamente coinvolti. Il portavoce di Oslo, citato da media americani, ha inoltre precisato che la sede diplomatica non ha finora ricevuto alcuna notifica formale al riguardo.

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