Italia, al via le qualificazioni ai Mondiali 2026: Donnarumma carica la squadra prima della doppia sfida con Norvegia e Moldavia

Manca poco al debutto dell’Italia nelle qualificazioni ai Mondiali 2026. Il 6 giugno gli Azzurri scenderanno in campo a Oslo contro la Norvegia, prima di ospitare la Moldavia il 9 giugno allo Stadio Olimpico di Roma. Due partite decisive per avviare nel migliore dei modi il cammino verso la rassegna iridata, con la Nazionale di Luciano Spalletti chiamata a una prova di forza immediata per non perdere terreno in un girone di ferro.

A due giorni dal fischio d’inizio della sfida in Norvegia, Gianluigi Donnarumma ha parlato in conferenza stampa a Coverciano, trasmettendo sicurezza e determinazione. Il portiere azzurro ha escluso preoccupazioni, sottolineando però la tensione legata all’importanza del match: “C’è un mondiale in ballo. Dobbiamo qualificarci tutti insieme, non solo noi giocatori ma un’intera nazione. La squadra è giovane, abbiamo un allenatore fortissimo e bisogna avere fiducia”.

Gianluigi Donnarumma

Donnarumma ha poi ripercorso i momenti difficili vissuti con la maglia azzurra, soprattutto a livello morale, ricordando come in passato non fosse semplice essere accolto in Italia. Oggi però si sente rinato grazie alla ritrovata fiducia dei tifosi: “In questi anni sono cresciuto soprattutto a livello mentale”. Riguardo ai compagni dell’Inter, ha raccontato di aver condiviso emozioni intense dopo la vittoria della Champions League, senza però battute o commenti particolari in Nazionale.

Sull’assenza di Acerbi ha aggiunto: “Ci avrebbe fatto comodo. Ognuno è responsabile delle proprie azioni, essere qui deve essere un orgoglio”. Non sono mancati riferimenti al mercato e al suo futuro al Paris Saint-Germain. Donnarumma ha confermato di sentirsi bene a Parigi, dove spera di restare a lungo, ma non esclude un ritorno in Serie A: “La società deciderà per il rinnovo o meno, io sono pronto a tutto. L’Italia è casa mia, mi manca e magari un giorno potrò tornare”.

Infine, un pensiero sugli avversari più temibili: “Haaland è uno degli attaccanti più forti al mondo, contro di lui bisogna dare qualcosa in più. Di Sinner mi colpisce la forza mentale, un’abilità che mi piacerebbe avere”.

Con la Norvegia in testa al girone e l’Italia chiamata a inseguire, il debutto di giugno sarà un vero e proprio test di maturità per gli Azzurri, pronti a lanciare la sfida per un posto al Mondiale di casa nel 2026.