Lotta all’amiloidosi cardiaca, diagnosi precoce fa la differenza

“È fondamentale perché impatta sulla prognosi e sulla qualità di vita dei pazienti. Prima diagnostichiamo e più i pazienti vivono una vita qualitativamente migliore e hanno una prognosi anche più lunga” ha detto Danilo De Spirito, responsabile area terapeutica amiloidosi cardiaca Bayer Italia.
Tutto comincia infatti con sintomi apparentemente banali e scollagati, come perdita di peso, sbalzi pressori, formicolii o sindrome del tunnel carpale bilaterale. Poi però, se non si mettono insieme i campanelli d’allarme, il cuore e altri organi vitali potrebbero perdere progressivamente funzionalità. È quindi fondamentale la presenza di una rete che intercetti subito i potenziali pazienti e li coinvolga in un percorso prima di diagnosi e poi di cura.
“Nel momento in cui si comprendono i meccanismi è chiaro che si crea più conoscenza, si crea più consapevolezza anche da parte del sistema, anche da parte di chi deve poi dare un supporto al paziente. Noi offriamo sintomi che devono essere ben individuati, bene identificabili e messi in una diagnosi ben specifica” ha aggiunto Tommasina Iorno, presidente federazione italiana malattie rare Uniamo. Da qui l’importanza di diffondere consapevolezza e corretta informazione.
“Dagli inizi di ottobre abbiamo iniziato questa campagna di sensibilizzazione in occasione del 26 ottobre, Giornata mondiale della amilioidosi cardiaca, che culmina oggi, in questo evento organizzato in Bayer che apre le porte per la prima volta anche agli utenti esterni, per sensibilizzare su questa importante patologia che è ancora e misconosciuta” ha evidenziato Manuela Calabrese, product manager amiloidosi cardiaca Bayer Italia.
