Nuovi assetti delle commissioni Ars. S’accende lo scontro per le poltrone

Nuovi assetti delle commissioni Ars. S’accende lo scontro per le poltrone
5 giugno 2015

E’ prevista oggi, in Conferenza dei capigruppo al parlamento siciliano, la definizione dei nuovi assetti delle commissioni dell’Assemblea regionale, arrivate alla scadenza di meta’ legislatura. Gli organi parlamentari, stabilisce il regolamento dell’Ars, devono essere rinnovati in proporzione alla consistenza dei vari gruppi parlamentari. I numerosi mutamenti avvenuti dall’inizio della legislatura, pero’, impongono di rivedere la rappresentanza nelle commissioni: a guadagnare su tutti in numero di deputati e’ il Pd che partiva con diciassette deputati, arrivando a oggi a venticinque. Infatti, vanno aggiunti al gruppo dei Democratici, il presidente della Regione che non aveva in origine ratificato la sua appartenenza, Gianfranco Vullo, dai democratici riformisti, Nello Dipasquale transitato gia’ precedentemente da Movimento Territorio al Megafono e i cinque parlamentari di Articolo 4: Valeria Sudano, Paolo Ruggirello, Luca Sammartino, Alice Anselmo e Raffaele Nicotra.

Al secondo posto il M5S con 14 deputati, avendo perso Antonio Venturino, vice presidente vicario dell’Ars, passato al gruppo Misto. Seguo il gruppo Udc con 8 parlamentari; al quarto posto, sempre nell’ambito della coalizione di maggioranza, Patto dei democratici, presieduto da Giuseppe Picciolo, con sette componenti. Sul fronte dell’opposizione, c’è il Nuovo Centrodestra e Forza Italia che, dopo la scissione del Pdl, contano entrambi sette deputati. Sicilia democratica, movimento dell’appena scomparso Lino Leanza, conta cinque componenti; il Partito dei siciliani e Cantiere Popolare Grande Sud- Pid quattro; tre parlamentari nel Megafono; tre nella Lista Musumeci; tre nel gruppo Misto. Le dimensioni dei gruppi sono state dunque stravolte in favore del Pd, come detto. Uno scenario che di certo non faciliterà le cose per ridisegnare i nuovi assetti degli organi parlamentare (vedi la guerra che si era scatenata per la vicepresidenza dell’Ars). Il centrodestra, come sempre, non compatto, dopo aver perso la vice presidenza del parlamento, toccata in seguito al Pd, reclama ora la presidenza di alcune commissioni. Staremo a vedere.

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