Psi Caltanissetta ed Enna, commissariare partito in Sicilia

Psi Caltanissetta ed Enna, commissariare partito in Sicilia
11 luglio 2017

“Sospendere con urgenza gli esiti del congresso regionale del Psi che si è svolto sabato scorso ed effettuare tutte le verifiche necessarie a ripristinare il rispetto dello statuto del Partito e le regole vigenti, provvedendo alla nomina di un commissario pro tempore per la Sicilia”. Lo chiedono con una lettera, inviata alla Commissione nazionale di Garanzia e al segretario nazionale del Psi Riccardo Nencini, Vincenzo Capizzi, segretario della Federazione Psi di Enna, Saverio Ficarra, segretario della Federazione Psi di Caltanissetta e Antonio Venturino, deputato regionale e componente della Direzione Nazionale del partito. Capizzi, Ficarra e Venturino, nella lettera inviata ai garanti nazionali, sostengono che: “La convocazione del Congresso regionale non è stata diffusa con i mezzi e i tempi previsti dal vigente regolamento, impedendo di fatto la partecipazione di numerosi delegati e dei compagni, con la conseguente impossibilità di qualsivoglia confronto politico e la garanzia di pari opportunità di partecipazione alla elezione degli eventuali organismi interni.

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Inoltre – si legge nella nota – nessuna segreteria regionale è stata convocata nelle settimane o nei giorni precedenti per fissare la data del congresso, l’elenco ufficiale dei delegati con diritto di voto e le modalità di svolgimento del congresso medesimo riguardo agli interventi e alla presentazione di documenti politici e delle eventuali candidature alla carica di segretario regionale”. Di conseguenza, per i tre rappresentanti del Psi, “nel corso dell’assemblea di Palermo è stato illegittimamente eletto il nuovo segretario regionale” (il deputato regionale dell’Ars Nino Oddo di Trapani). “Alla luce del fatto che, in Sicilia, le elezioni regionali sono state fissate il 5 novembre, dunque imminenti – affermano Capizzi, Ficarra e Venturino – si sollecita la Commissione a deliberare con somma urgenza, onde evitare qualsiasi ulteriore nocumento sul piano politico ed elettorale alla credibilità del partito e dei suoi rappresentanti”. “Nessuno può essere al di sopra delle regole del nostro partito – osserva Antonio Venturino – il Congresso regionale al di là degli esiti andava convocato secondo norme che sono scritte e alle quali tutti dobbiamo attenerci. Riteniamo più che fondate le nostre ragioni e ci appelliamo ad un organismo chiamato a tutelare tutti gli iscritti”.

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