Salvini senza freni tra vaffa, “stato strozzino” e “Renzi servo” (VIDEO)

Salvini senza freni tra vaffa, “stato strozzino” e “Renzi servo” (VIDEO)
28 febbraio 2015

Il Carroccio sbarca a Roma e si apre a tutti i “delusi da Renzi”. Gli organizzatori parlano di 100 mila militanti leghisti in piazza del Popolo per la manifestazione “Renzi a casa” convocata dal leader leghista Matteo Salvini. “Innanzitutto questa piazza è già uno spettacolo – ha commentato Salvini con i cronisti – e mi aspetto una piazza pacifica, determinata e coraggiosa, disposta ad accompagnare il cambiamento in Italia e in Europa”. Il leader leghista ha spiegato che quello che nasce oggi non è un nuovo centrodestra ma “qualcosa di nuovo. Non voglio limitarmi all’etichetta di centrodestra, siamo aperti anche ai delusi di Renzi e agli ex grillini. Oggi lanciamo un progetto aperto a chiunque ci sta ma non sta al governo con Renzi, quindi – ha sottolineato – Alfano si autoesclude avendo scelto la poltrona”. Secondo il leader leghista, in particolare, in materia di immigrazione “la politica gestita da Gianni e Pinotto (Renzi e Alfano, ndr) è devastante. Se fossi in Alfano userei le navi della Marina per difendere i nostri confini”.

In piazza, accanto agli striscioni leghisti e ai simboli della Liga Veneta e della Lega Lombarda, ci sono anche militanti di estrema destra e ritratti di Benito Mussolini. In un corteo separato, folto di bandiere tricolori, ha fatto l’ingresso in piazza anche lo spezzone dell’estrema destra organizzato da CasaPound. Ma “Con Casapound non c’è un’alleanza”, ha tenuto a precisare il fondatore della Lega Nord Umberto Bossi, parlando a margine della manifestazione. Secondo Bossi si tratta in pratica di una “alleanza transitoria. Quando sei circondato…”, ha aggiunto alludendo alle questioni dell’integrazione e al conflitto in Libia. “C’è Salvini e poi c’è la Lega – ha voluto quindi specificare Bossi -, due cose entrambe con una testa pensante e un cuore”. Tra i più acclamati in piazza il presidente della giunta regionale veneta Luca Zaia.

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IL COMIZIO DI SALVINI. Salvini con tono da comizio ha, tra le altre cose, dispensato diversi vaffa, ha polemizzato con “la sinistra che legge molti libri ma non li capisce”, ha ricordato Oriana Fallaci (applausi), ha anche detto di voler cambiare la legge Merlin e ripristinare le case chiuse (“Cosa gliene frega al Vaticano”). Ha anche parlato di “sostituzione di popoli”, in riferimento alla denatalità. Ai movimenti ha detto “andassero a lavorare quei quattro barboni” e poi “chi non salta è comunista”. Ha poi scandito le parole “Stato strozzino” in relazione al fisco.

RAI. “Renzi domani mette mano alla Rai, dice che tre Tg sono troppi. Ne basta uno: alle 20 dopo Carosello, che racconta la giornata di Renzi”. Così Salvini ha commentato l’annuncio della riforma della tv pubblica, parlando dal palco della manifestazione “Renzi a casa!”, a piazza del Popolo a Roma.

VAFFA ALLA FORNERO. “Prendo con voi un impegno: la legge Fornero la cancelleremo e vaffanculo alla Fornero e chi l’ha portata al governo”.

RENZI SERVO. “Il problema non è Renzi, lui è una pedina, è il servo sciocco di Bruxelles”. Secondo Salvini, Renzi “vuole controllare la vita degli italiani e annientare quello che resta della nostra economia”.

VADANO A FARE I ROM DA UN’ALTRA PARTE. “Nella nostra Italia non c’è spazio per i campi Rom! mandiamo una letterina a questi signori: fra tre mesi ti arrivano le ruspe, organizzati. La casa la compri, fai un mutuo, fai domanda per la casa popolare. Vai a fare il rom da un’altra parte”.

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LEGITTIMA DIFESA. “Non esiste – ha detto – eccesso di legittima difesa: se entri in casa mia in piedi devi sapere che ne puoi uscire steso”.

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