Schieramenti e partiti, ecco chi tifa e chi no per elezioni politiche anticipate

Schieramenti e partiti, ecco chi tifa e chi no per elezioni politiche anticipate
6 dicembre 2016

A metterle sul piatto ufficialmente è stato il premier, Matteo Renzi. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha anche ipotizzato una data: febbraio. Il tema delle elezioni anticipate è entrato prepotentemente nel dibattito politico post-referendario. Con posizioni diverse non solo tra partito e partito ma anche al loro interno.

Da chi è composta la schiera dei favorevoli?

– Il Pd ‘renziano’: la maggioranza dem spinge per questa ipotesi e Renzi avrebbe portato su questa posizione anche i ‘Giovani turchi’ e, sebbene la discussione con il premier sia ancora in corso, la componente guidata da Dario Franceschini;

– M5s: La loro richiesta ufficiale è non soltanto che si vada al voto al più presto ma, addirittura, che si mantenga l’Italicum, legge elettorale finora avversata in tutti i modi ma che resta la migliore per dargli chance di arrivare a palazzo Chigi.

– Lega: Matteo Salvini è stato il primo a mettere il cappello sulla vittoria del fronte del no. E da subito ha chiesto che si andasse a votare il prima possibile, mostrando poco interesse per l’eventuale legge elettorale.

– Fdi: Posizione praticamente identica a quella della Lega con cui da tempo c’è un fronte comune.

– Ncd: E’ stato lo stesso Angelino Alfano, che è anche segretario del partito, a sostenere pubblicamente l’utilità di questa ipotesi per evitare che l’attuale maggioranza – ha detto – resti a farsi logorare a palazzo Chigi.

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Da chi è composta la fazione dei contrari?

– Minoranza dem: Pur essendosi schierati a favore del no, e dunque avendo vinto il referendum, hanno sempre sostenuto la necessità che Matteo Renzi non si dovesse dimettere.
Un’accelerazione della crisi non solo li vedrebbe impreparati ma soprattutto vorrebbe dire che il Congresso si terrebbe solo dopo il voto. Dunque, tutto il potere (anche di fare le liste) sarebbe nelle mani dell’attuale segretario, Matteo Renzi.

Forza Italia: Silvio Berlusconi si distingue dagli alleati di centrodestra. Pur avendo auspicato che al più presto si possa tornare ad avere un governo eletto dal popolo, infatti, l’ex premier vuole prolungare la vita di questa legislatura e perora la causa di un tavolo sulla legge elettorale.

Sinistra Italiana: anche loro non sembrano avere grande fretta di tornare a votare. La richiesta è quella di intervenire prima per modificare l’Italicum.

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