Taormina all’attacco: “Coronavirus? Denuncio Conte & C. per strage”

Taormina all’attacco: “Coronavirus? Denuncio Conte & C. per strage”
Carlo Taormina, ex sottosegretario all'Interno e avvocato
5 aprile 2020

Il Coronavirus potrebbe scatenare anche un terremoto giudiziario. Avvocati e semplici cittadini, con la Rete a fare da cassa di risonanza, hanno scatenato una valanga pronta ad abbattersi sul governo, reo, a loro dire, di non aver tutelato abbastanza gli italiani dall’implacabile virus cinese che continua a mietere vittime. A capo della protesta, il legale Carlo Taormina, noto anche per alcune sue sortite colorite. E così tra post e video pubblicati sul social, il giurista spara a zero, definendo non solo “cialtroni” i governanti e “tromboni” i medici che stanno affrontando l’urgenza, ma minaccia di denunciare anche i magistrati che non dovessero riconoscere la responsabilità del governo Conte 2 e delle autorità sanitarie. In sostanza, Taormina collega il numero dei morti ai “40 giorni di ritardo nel chiudere tutto”. Ovvero dal 31 gennaio ai primi di marzo, in cui “nessuna forma di tutela è stata assunta”.

E si chiede: “Altri 830 morti mentre calano i contagi? Muoiono perché non assistiti o non assistibili per mancanza di respiratori e letti di terapia intensiva”. Non sono solo denunce pubblicate sulla Rete, quelle dell’ex sottosegretario all’Interno, quasi ottantenne. Perché Taormina, da buon “principe del foro” ha preso carta e penna ed ha presentato una denuncia presso la Procura di Roma. Il mandato all’autorità giudiziaria, in sostanza, è per capire se rispetto alle migliaia di vittime ci siano state “gravissime condotte omissive messe in atto dai nostri governanti e dai consulenti che li hanno assistiti”. In estrema sintesi, per l’ex parlamentare azzurro, ci sono stati troppi ritardi e troppe omissioni: “Così una massa di contagiati si è trasformata in una massa di morti”. La protesta lievita. Di certo, la vicenda sta generando un vero e proprio dibattito sul web, tra contrari e sostenitori, secondo i quali lo Stato porta sulla coscienza le vittime da Covid-19. “Ringrazio le oltre 700.000 persone che mi hanno, in un solo giorno, voluto sostenere nella denuncia da me presentata alla Procura di Roma contro i responsabili di questa autentica strage colposa di Stato” dice Taormina.

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Nel merito, il legale romano chiede “alle autorità che ci dicano quante sono state le persone morte in casa e che non si sono nemmeno raggiunte pur essendo stato richiesto l’intervento medico; quante siano state le persone morte fuori degli ospedali e fatte rimanere a crepare nelle autoambulanze perché non c’erano respiratori o letti di terapia intensiva; quanti siamo stati i morti negli ospedali perché scelti di far morire per salvare altre vite”. Poi l’accorato appello sui social: “A tutti chiedo di farmi pervenire materiali che io possa utilizzare per dare ulteriore supporto alla denuncia”. Ma Taormina non è l’unico legale a scendere in campo. Anche l’avvocato abruzzese, Luca Di Carlo, ha intrapreso un’azione legale contro il governo: “Sapeva dello stato d’emergenza, ma non ha tutelato l’interesse pubblico omettendo e rallentando la messa in sicurezza di tutta l’Italia”. Come pure Augusto Sinagra, magistrato e accademico, per oltre dieci anni ordinario di diritto dell’Unione europea nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza di Roma, che ha depositato presso la Procura della Repubblica di Roma una denuncia contro Giuseppe Conte, Roberto Speranza e Luciana Lamorgese, a sua firma e dell’avvocato Alfredo Lonoce.

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