Termini Imerese, incontro Mise-Metec. Una sola certezza: sindacati divisi

Termini Imerese, incontro Mise-Metec. Una sola certezza: sindacati divisi
19 dicembre 2014

di Giuseppe Novelli

 

Non emerge entusiasmo, almeno tra i sindacati, dopo il primo incontro tra Metec, azienda torinese attiva nel segmento della componentistica e della prototipazione nel settore auto, sindacati e istituzioni sul futuro dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. L’azienda, con il suo amministratore delegato, Cosimo Di Cursi, ha illustrato le linee generali del programma al quale affida la ripartenza del sito palermitano. Per circa sei ore, tanto e’ durato l’incontro, potenziale investitore e rappresentanti dei lavoratori hanno affrontato la vertenza, nella sede del ministero dello Sviluppo economico. Il confronto riprendera’ lunedi’. Allora la Metec dovrebbe presentare il piano industriale . Alla riunione odierna – presieduta dal viceministro, Claudio De Vincenti, hanno preso parte, oltre ai vertici di Metec, l’assessore alle Attivita’ produttive della Regione siciliana Linda Vancheri, il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, sindacati nazionali e territoriali di categoria.

La proposta di Metec lascia perplessa la Fiom. “Non siamo soddisfatti, non ci è stato illustrato un piano industriale, ma abbiamo assistito a una presentazione dell’azienda – dicono Michele De Palma e Roberto Mastrosimone della Fiom – Siamo perplessi sui numeri degli operai da impiegare e non ci sono garanzie per i lavoratori dell’indotto. Abbiamo a disposizione appena 4 giorni lavorativi dalla scadenza della cassa integrazione. Non possiamo esprimerci a scatola chiusa senza le opportune garanzie per i lavoratori dopo anni di trattative che non hanno portato alla definizione di alcuna soluzione seria e concreta per gli operai della Fiat. E soprattutto senza l’ok di Invitalia alla proposta industriale di Metec”. Sono 1.100 gli operai della Fiat e dell’indotto, infatti, in cig in deroga fino a fine anno; senza soluzioni dal 31 dicembre scattano i licenziamenti di massa. Sull’ipotesi di un’eventuale proroga del paracadute sociale la Fiom non ha dubbi: “Abbiamo chiesto espressamente una proroga”. Se è possibile farlo con un provvedimento straordinario i due sindacalisti rispondono: “E’ un problema di Renzi e del governo. Fino a due giorni fa il ministero sosteneva il progetto di Grifa nonostante le nostre perplessità. Va trovata una soluzione per tutti i lavorati diretti e dell’indotto”.

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Più ottimista appare la Cisl che fa sapere che il progetto industriale per l’area di Termini Imerese presentato dai vertici di Metec del Gruppo Stola “assorbirà a regime circa 800 lavoratori”. “L’intera operazione – spiega il segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano – verrebbe fatta attraverso la cessione di ramo d’impresa, con l’assunzione di tutti i lavoratori a partire dal 1 di gennaio 2015 e successivo utilizzo degli ammortizzatori sociali, evitando così il licenziamenti di oltre 760 lavoratori il prossimo 30 dicembre”. Insomma, una sola certezza: sindacati divisi. Ma tante incognite sull’operazione.

Nel primo pomeriggio, circa 200 operai della ex Fiat di Termini Imerese avevano occupato l’autostrada 19 Palermo-Catania, in entrambe le direzioni, al Km 33, tra gli svincoli di Termini Imerese e dell’Agglomerato industriale. I lavoratori, come detto, sono in fibrillazione in quanto il 31 dicembre scadrà la cassa integrazione ed anche per gli operai dell’indotto. Nei giorni scorsi, i lavoratori, dopo essere stati appagati da chiacchiere da parte della politica, hanno dovuto incassare un ennesimo colpo per l’uscita di scena di Grifa dal piano di rilancio della zona di Termini Imerese.

Aggiornato 22:12
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