Sindaco di Mariupol: 11 bus con persone evacuate risultano dispersi

Sindaco di Mariupol: 11 bus con persone evacuate risultano dispersi
3 maggio 2022

Solo tre dei 14 autobus partiti con i residenti della città di Mariupol per le operazioni di evacuazione hanno raggiunto il territorio controllato dall’esercito ucraino. Lo ha dichiarato il sindaco di Mariupol, città sotto assedio russo, Vadym Boychenko alle televisioni locali. Secondo il sindaco il destino delle persone che si trovano sugli altri undici autobus che hanno lasciato Mariupol è sconosciuto. “Quando abbiamo annunciato e la parte russa ha acconsentito all’evacuazione (da Mariupol) e abbiamo deciso che ci avrebbero dato 90 autobus, hanno determinato tre località, ma solo 14 autobus hanno raggiunto due località e solo tre di loro sono riusciti a raggiungere l’Ucraina”, secondo quanto riporta Interfax-Ucraina. “Gli undici autobus sono dispersi da qualche parte. Dovevano dirigersi verso Zaporizhia, nell’area controllata dallo stato ucraino” ma sono scomparsi “in questi centri di filtrazione”. I russi, ha aggiunto, “rapiscono i nostri cittadini, e oggi questo sta accadendo a Mariupol”. Secondo Boychenko ci sono almeno quattro centri di questo tipo che “filtrano” meticolosamente i cittadini che stiamo cercando di evacuare.

E proprio in merito all’evacuazione dei civili in corso da Mariupol, per il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba è “molto fragile” e “potrebbe crollare in qualsiasi momento”. “L’evacuazione è in corso. Tutto quello che posso dire finora è lodare gli instancabili sforzi delle Nazioni Unite e del Comitato Internazionale della Croce Rossa per portarla a termine. Ma tutto è molto fragile, le cose possono cambiare da un momento all’altro. Quindi è meglio aspettare che l’evacuazione finisca”, ha dichiarato Kuleba. Intanto, secondo la Cnn, il presidente russo Vladimir Putin potrebbe formalmente dichiarare guerra all’Ucraina il 9 maggio, mobilitando di fatto le forze riserviste russe, in una data simbolica per la Russia che celebra la vittoria contro il nazismo. E’ quanto ritengono funzionari occidentali e statunitensi. Le due opzioni valutate dagli esperti sono che nella data del Giorno della Vittoria, Mosca possa decidere di annunciare un’escalation delle ostilità o un grande traguardo delle operazioni avviate il 24 febbraio in Ucraina inserendo la parola “guerra” mai pronunciata da Putin, che ha definito l’invasione una speciale operazione militare.

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