Dopo voci di stampa, l’Opus Dei: Conte non è dei nostri

Dopo voci di stampa, l’Opus Dei: Conte non è dei nostri
Giuseppe Conte
27 maggio 2018

Un’altra smentita coinvolge Giuseppe Conte. Ma, questa volta, non c’è la “longa manus” del premier incaricato. L’Opus dei è l’oggetto della sconfessione. O meglio, l’iscrizione di Conte all’organizzazione ecclesiastica. La voce era circolata negli scorsi giorni attraverso alcuni siti online. Articoli che riportavano di un incarico del professore di Diritto privato per il Collegio universitario “Villa Nazareth” di Roma. E fino qui, nulla di falso. Perché il rapporto tra il premier in pectore “giallo-verde” e “Villa Nazareth” addirittura va oltre a una consulenza professionale, come riporta lo stesso sito del Collegio universitario: “il profondo legame che il Prof. Conte ha da anni con la Comunità di Villa Nazareth”.

Conte, infatti, partecipò nel 1983 al concorso di ammissione per entrare a far parte del Collegio universitario. “Giuseppe Conte non ha fatto mai mancare a Villa Nazareth l’apporto della sua amicizia e della sua rilevante capacità accademica prima, come tutor degli studenti, e professionale poi”. E, a tutt’oggi, il Professore è membro del Comitato Scientifico del Collegio “e continua ad esserci vicino con competente dedizione e affetto”. Quindi, di cosa sarebbe “reo” il futuro presidente del Consiglio (qualora sciogliesse la riserva)? Tornando agli articoli riportati da alcuni quotidiani on line, in particolare, quello del ‘fattoquotidiano’ parlava di una voce “non confermata”, che sarebbe circolata nell’ateneo di Firenze, dove Conte è docente, secondo la quale il Professore sarebbe “soprannumerario dell’Opus dei, di certo però – lui stesso cita l’incarico nel suo curriculum – dal 1992 cura per il Collegio universitario “Villa Nazareth” di Roma ‘scambi e relazioni culturali con le università straniere, in particolare americane’; non a caso è membro nel cda del Cardinal Tardini Charitable Trust con sede a Pittsburgh”. Per la cronaca, il segretario di Stato di Giovanni XXIII, Domenico Tardini, fu fondatore di “Villa Nazareth”, guidata, oggi, dal cardinale Achille Silvestrini.

Ed è lo stesso sito del Collegio ha sottolineare che “la sua amicizia con il Card. Achille Silvestrini (Presidente della Fondazione Comunità Domenico Tardini Onlus, che gestisce il Collegio) e con tutti noi, risale a quei giorni ed è cresciuta nel tempo”. Insomma, da qui la notizia secondo la quale, Conte farebbe parte dell’Opus dei. In meno di quarantott’ore, arriva la secca smentita del direttore dell’ufficio comunicazione della stessa Opus dei Carlo Buscemi: “Giuseppe Conte non è un membro dell’Opus Dei”. Capitolo chiuso. Intanto, nella Comunità di Villa Nazareth regna un clima gioioso per la nuova avventura che Conte si appresta a fare. E con una nota ufficiale, il Collegio “desidera formulare al Prof. Conte i più fervidi auguri per il delicato incarico affidatogli dal Presidente della Repubblica, ricordando ciò che è punto di riferimento costante nel cammino educativo del nostro Collegio: i talenti e la cultura vanno posti a servizio del bene della società in cui siamo chiamati ad operare. Villa Nazareth accompagna con la preghiera il Prof. Conte nello svolgimento del suo complesso e difficile incarico”. Frattanto, dall’altra parte dell’Oceano, torna a farsi sentire il New York Times, il quotidiano americano che ha dato la notizia del “falso” curriculum di Conte. “E’ nostro compito controllare i curricula di tutti i politici – afferma il direttore, Dean Baquet -. Lo facciamo sempre. Poi sono gli elettori a doversi fare un’opinione”.

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