Alfano: “Il vero centrodestra siamo noi”

12 aprile 2014

Sì è aperta con il messaggio di auguri inviato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, letto sul palco dal senatore Schifani, l’assemblea Costituente del Nuovo Centrodestra alla Fiera di Roma. Un weekend di lavori per confrontarsi, presentare e votare il nuovo statuto, fissare le linee guida ed esaminare le proposte con l’obiettivo di coinvolgere la base del partito, rappresentata dai 12 mila presidenti dei Circoli di Ncd che sono nati in questi mesi. Tema centrale della giornata: il lavoro con esponenti del mondo economico, politico e istuzionale che hanno analizzato la situazione attuale e prospettato possibili soluzioni per rilanciare le imprese e abbassare il livello record di disoccupazione. A fissare la rotta da seguire è stato il leader del partito Angelino Alfano che ha ripercorso le tappe che hanno portato alla nascita di Ncd e rivendicato i risultati ottenuti: “In questo governo che sosteniamo c’è tanto Centrodestra. Abbiamo detto dei no eclatanti e determinati sulla patrimoniale, sulla tassazione dei Bot, sullo spostamento del governo verso Sel e sulle leggi anti-famiglia. Il nostro contributo è stato fondamentale affinché si facessero le riforme. Su di esse diciamo a Renzi che non troverà mai una nostra timidezza, noi saremo l’acceleratore del cambiamento. Il nostro vero avversario politico è la conservazione, se questo Paese non cambia muore”.

Alfano ha anche lanciato un messaggio a Berlusconi: Abbiamo massimo rispetto per lui, in un momento così difficile, spero che possa fare la campagna elettorale” e individuato obiettivi futuri e priorità da raggiungere: Siamo qui per costruire una nuova speranza per i moderati italiani. L’alleanza con l’Udc alle europee è un primo passo verso questo percorso di aggregazione. Ci batteremo affinché non vengano fatti tagli nel settore della sicurezza, per smontare la legge Fornero e contrastare la burocrazia che frena le imprese. Senza valori non si può costruire un programma e noi crediamo fortemente nella vita, nella persona e nella famiglia”. Una pioggia di applausi in sala per il passaggio sui Maró: Metteremo tra le tesi dell’assemblea Costituente la loro liberazione”. Finale con un pensiero rivolto all’Europa e alle europee: Siamo una matricola esordiente ma sono convinto che rappresenteremo la sorpresa delle elezioni del 25 maggio. L’Europa si deve far carico dell’emergenza immigrazione, l’Italia è campione del mondo di accoglienza ma non può accogliere tutti. Fino a oggi abbiamo costruito un mercato e una moneta europea, ma non un popolo”. (Il Tempo)

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