Orlando: “Controlleremo anche Playstation, software e chat”

Orlando: “Controlleremo anche Playstation, software e chat”
26 novembre 2015

La jihad si muove sul web. Non è più una novità. Basti pensare che il 15 novembre, due giorni dopo gli attentati di Parigi, un quotidiano inglese aveva scritto che i terroristi avrebbero usato la PlayStation per comunicare con i vertici dell’Isis. Un canale molto più difficile da sorvegliare. “Oggi gli strumenti di comunicazione sono molti. Non c’è più solo il telefono, dobbiamo quindi potenziare la capacità di intercettare informazioni da qualunque tipo di strumento della rete, dalle consolle, ai programmi per scaricare musica, alle chat dove può avvenire lo scambio”. Lo afferma Andrea Orlando, ministro della Giustizia, secondo il quale, “occorre rafforzare gli strumenti che consentono di comprendere le altre lingue, dunque il sistema di traduzioni. Adeguare la capacità di sviluppare intercettazioni alla luce delle nuove tecnologie”.

In pratica, sono questi gli strumenti principali da mettere in atto per rafforzare la nostra capacità di contrasto al terrorismo. Per raggiungere questi obiettivi, “raddoppieremo lo stanziamento per i sistemi informatici: spenderemo 150 milioni di euro. Sono fondamentali i tecnici e i mediatori culturali, anche all’interno delle carceri. Sui mediatori culturali abbiamo proposto un emendamento alla legge di stabilità perché le risorse al momento non sono sufficienti. Spero che il Parlamento risponda a questa necessità”. Sempre in merito al rafforzamento delle risorse, Orlando ha annunciato che “sono in arrivo 4mila unita’ per la mobilita’ dalle Province agli uffici giudiziari. A fine mese ci sara’ il passaggio dei primi 500 dipendenti”, Inoltre, sui mediatori culturali, il ministro ha spiegato di aver “proposto un emendamento alla legge di Stabilita’ perche’ riteniamo che le risorse non siano sufficienti, speriamo che il Parlamento risponda a questa necessita’”.

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