Torino Film Festival, vince un esordiente belga con ‘Keeper’

Torino Film Festival, vince un esordiente belga con ‘Keeper’
28 novembre 2015

La 33ma edizione del Torino Film Festival incorona ‘Keeper’ dell’esordiente belga Guillaume Senez (foto) come il miglior film. La giuria, presieduta da Valerio Mastandrea e composta da Marco Cazzato, Josephine Decker, Jan Ole-Gerster, Corin Hardy, ha scelto la storia di una coppia di quindicenni innamorati alle prese con una gravidanza indesiderata. Diverse le storie di giovani e adolescenti che quest’anno hanno caratterizzato il festival. A conquistare il premio speciale della giuria ‘La Patota-Paulina’ dell’argentino Santiago Mitre, la cui protagonista Dolorez Fonzi si è aggiudicata il premio per la migliore attrice. Film molto amato al festival, ha vinto anche due premi colalterali, ‘La patota’ narra la storia di una brillante avvocatessa figlia di un giudice progressista, che lascia la sua vita agiata per seguire un progetto umanitario. In seguito ad uno scambio di persona viene stuprata e rimane incinta. Lei deciderà di tenere il bambino e di non denunciare i responsabili dell’aggressione.

Due i premi per uno dei titoli più amati del concorso: il francese ‘Coup de Chaud’ di Raphael Jacoulot, che ha vinto il premio del pubblico e quello di miglior attore andato a Karim Leklou. Un film giocato sulla suspense e ambientato in Francia nell’estate più calda del secolo: quando l’acqua inizia scarseggiare, sale anche la tensione verso un ragazzo gitano, Joseph, perfetto capro espiatorio per la nevrosi che sta montando in un piccolo centro di campagna. Il premio per la miglior sceneggiatura se lo sono diviso , ex-aequo, il film cinese ‘A simple Goodbye’ di Degena Yun, storia triste e autobiografica, e il messicano ‘Sopladora De Hojas’ di Alejandro Iglesias Mendizabal, che ha per protagonisti tre adolescenti. Nella sezione in Concorso gli italiani sono rimasti a bocca asciutta. Quattro erano i titoli italiani in concorso che non hanno avuto riconoscimenti: ‘Colpa di comunismo’, di Elisabetta Sgarbi; ‘Mia madre fa l’attrice’ di Mario Balsamo; ‘I racconti dell’orso’ di Samuele Sestieri e Olmo Amato e ‘Lo scambio’ di Salvo Cuccia.

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Per la sezione Tff Doc, la Giuria composta da Maja Bogojevic, Leonardo Di Costanzo, Marie Losier ha indicato come Miglior film per l’Internazionale.doc l’algerino ‘Fi Rassi Rond-Point’ di Hassen Ferhani; il Premio Speciale della giuria al documentario portoghese ‘Gipsofila’ di Margarida Leitaocon, Infine il Premio Fipresci è andato al film franco- canadese ‘Les loups’ di Sophie Deraspe, che ha per protagonista una giovane ricercatrice canadese. Ambienato in un villaggio di pescatori del Nord dell’Atlantico, il film narra in maniera poetica un viaggio alla ricerca delle radici. Il premio Cipputi, ovvero il Miglior film sul mondo del lavoro, è andato a ‘Il successore’, di Mattia Epifani.

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