Addio a Beji Caid Essebsi, garante laico del dopo Ben Ali

25 luglio 2019

E’ morto all’eta’ di 92 anni Beji Caid Essebsi, il primo presidente eletto della Tunisia del dopo Ben Ali che e’ stato un garante della laicita’ e della moderazione nel Paese nordafricano. Il premier tunisino, Youssef Chahed, ha proclamato sette giorni di lutto nazionale. Tra i fondatori del partito progressista Nidaa Tounes, Essebsi era il Capo dello Stato in carica piu’ anziano al mondo dopo la regina Elisabetta II. Era stato appena ricoverato per la terza volta in meno di due mesi all’ospedale militare di Tunisi. L’interim alla presidenza e’ stato assunto dal presidente della Camera, Mohamed Ennaceur, che in base alla Costituzione puo’ mantenerlo per 90 giorni. Per la successione vera e propria bisognera’ attendere l’autunno con le elezioni politiche previste per il 6 ottobre e quelle presidenziali che erano gia’ fissate per il 17 novembre.

Essebsi era stato eletto presidente nel 2014 al ballottaggio con il 55% dei voti. Anche se la nuova Costituzione conferisce al presidente poteri ristretti rispetto all’era di Ben Ali, limitandoli per lo piu’ alla politica estera e di difesa, aveva esercitato un ruolo importante per la stabilita’ del Paese, soprattutto dopo l’affermazione del partito filo-islamico Ennahda. La sua uscita di scena e’ stata accompagnata da qualche polemica per la scarsa trasparenza sul suo stato di salute dopo il primo ricovero a fine giugno. “Ha lasciato la Tunisia sulla buona strada, sulla strada delle elezioni”, ha commentato il leader di Ennahdha, Rached Ghannouchi. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha definito Essebsi “un attore coraggioso sulla strada per la democrazia”. Cordoglio per un “uomo e statista dalla grande esperienza politica e umanita’, al servizio del suo Paese per un’intera vita”, e’ stato espresso dal premier italiano, Giuseppe Conte.

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La rivoluzione dei gelsomini in Tunisia e’ considerata l’unica storia di successo della Primavera araba anche grazie alla nuova Costituzione, ma il Paese nordafricano e’ frenato da un’economia debole con la disoccupazione al 15% e pochi investimenti. Dopo le stragi del 2015, tra cui quella del museo del Bardo a Tunisi, il Paese si e’ anche dovuto guardare dalla minaccia jihadista. Essebsi aveva ricoperto diversi incarichi di governo prima di diventare presidente. Era stato ministro sotto Habib Bourguiba e presidente della Camera sotto Ben Ali. Dopo la Rivoluzione dei Gelsomini, che nel 2011 costrinse alla fuga Ben Ali, aveva contribuito alla fondazione del partito laico e progressista Nidaa Tounes. Ad aprile, prima che le condizioni di salute si aggravassero, aveva gia’ detto di non essere intenzionato a ricandidarsi alle presidenziali per “fare largo ai giovani”. Parole pronunciate quattro giorni dopo le dimissioni del presidente algerino Abdelaziz Bouteflika, costretto al passo indietro dalle pressioni della piazza e dei militari.

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