Manovra, timori su coperture. Irritazione premier Conte per propaganda su Iva

Manovra, timori su coperture. Irritazione premier Conte per propaganda su Iva
Giuseppe Conte e Matteo Renzi
2 ottobre 2019

I timori su come reperire le risorse per coprire le misure da varare nella legge di bilancio sono emersi anche in una riunione che si e’ tenuta verso ora di pranzo al Nazareno. Presenti tutti i ‘big’, compresi i capigruppo. Si e’ stabilito di mantenere un coordinamento tra Camera e Senato, di evitare subito la corsa agli emendamenti, di spingere su una linea condivisa all’interno del governo, anche dal punto di vista della comunicazione. Il timore tra i dem e’ che Renzi da una parte e Di Maio dall’altra possano muoversi in autonomia, tenersi le mani libere e fare da contraltare alla voce dell’esecutivo. “Non e’ vero che il mancato aumento dell’Iva e’ una vittoria di Italia Viva o del M5s”, ha messo in chiaro il segretario dem Zingaretti.

La strategia renziana e’ finita subito nel mirino: i continui distinguo arrivati sull’Iva rischiano – questa la preoccupazione di molti esponenti del Pd – di creare un cortocircuito rischioso per la compattezza della maggioranza. Ed e’ la stessa preoccupazione di Conte. Il presidente del Consiglio non ha gradito che alcune forze politiche si siano intestate la decisione di non aumentare l’Iva. “Basta con la propaganda. Non permetto a nessuno di mistificare la realta’”, il ragionamento del premier. Gia’ ieri Conte aveva voluto mandare un messaggio, uscendo appositamente da palazzo Chigi per parlare con i giornalisti, per fare chiarezza e mettere fine agli equivoci. Qualcuno ha voluto far passare delle semplici proiezioni come delle cose gia’ decise, sottolineano fonti di governo. L’unica ipotesi era quella di un aumento dell’Iva di 1,5 punti per l’uso del contante, con una corrispondente diminuzione di 3 punti con l’uso della carta di credito. Ma poi e’ stata subito scartata.

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Resta il fatto pero’ che il Mef dovra’ trovare almeno 5 miliardi in poco tempo. Le risorse in campo sono poche e le forze politiche che sostengono la maggioranza nei prossimi giorni cercheranno di difendere le misure di bandiera. Anche Di Maio durante la riunione con i senatori in cui ha aperto ad una gestione collegiale del Movimento (ci saranno cinque aree tematiche che verranno gestite ognuna da un portavoce a titolo gratuito) ha auspicato che sugli emendamenti non ci siano iniziative personali. “E’ assolutamente prematuro parlare di assalto alla diligenza ma vigileremo”, sottolineano dal governo. Ieri durante il Consiglio dei ministri l’atmosfera era distesa. Gli esponenti del governo hanno dovuto attendere solo la stesura della nota di aggiornamento al Def, ma non ci sono stati scontri.

Al contrario della notte precedente, quandonel vertice notturno a palazzo Chigi soprattutto tra Pd e Italia viva c’era stata fibrillazione. E un altro provvedimento che arrivera’ nell’Aula del Senato, ovvero il decreto legge sulle crisi aziendali che dovrebbe approdare giovedi’ 10 ottobre, e’ gia’ sotto i riflettori. Contiene la norma sull’Ilva, compreso il cosiddetto scudo penale. Una parte dei pentastellati, soprattutto quelli pugliesi, sono sul piede di guerra. “Quello che chiedo a tutti e’, per favore, meno polemiche piu’ fatti, piu’ fiducia. Non chiedo favori per il Pd ma responsabilita’ per Italia”, ha detto Zingaretti. Lo stesso appello alla coesione arrivera’ anche dal presidente del Consiglio Conte che vuole evitare che nella maggioranza ci si comporti in ordine sparso. “Non vogliamo fare nessun dispetto al Governo ma non vogliamo soprattutto fare dispetti agli italiani o regali a Salvini: l’aumento dell’Iva sarebbe un disastro”, ha sottolineato Renzi.

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DDL TICKET NEI 22 COLLEGATI

Taglio del cuneo fiscale, green new deal, revisione del ticket sanitario, istituzione di una Banca degli investimenti pubblica. Sono alcune delle misure annunciate dal governo che confluiranno nei 23 ddl collegati alla manovra di bilancio. Salta la riforma del catasto prevista da una delle bozze della Nota di aggiornamento al Def. Tra gli altri provvedimenti: il ddl in materia di spettacolo, industrie culturali e creative, turismo; il ddl con disposizioni in materia di formazione iniziale e abilitazione del personale docente; il ddl con il riordino del modello di valutazione del sistema nazionale di istruzione e delle universita’; il ddl che istituisce l’Agenzia nazionale per la ricerca e il trasferimento tecnologico; il ddl con le misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia (Family Act).

E ancora. Il ddl recante interventi per favorire l’autonomia differenziata; il ddl con le semplificazioni e il riordino in materia fiscale; il ddl con il riordino del settore dei giochi; il ddl delega al Governo per il testo unico in materia di contabilita’ e tesoreria; il ddl in materia di economia dell’innovazione e attrazione investimenti; il ddl in materia di semplificazioni normative e redazione testi unici; il ddl in materia di disabilita’; il ddl per razionalizzare le misure di trasparenza e anticorruzione; il ddl con interventi mirati finalizzati a coordinare le responsabilita’ disciplinari dei dipendenti pubblici; il ddl con semplificazione e puntualizzazione, procedimentale e processuale, in materia di accesso ordinario e generalizzato; il ddl con disposizioni volte alla razionalizzazione delle procedure selettive della p.a; il ddl delega al Governo per la revisione del codice civile e il ddl in materia di sostegno all’agricoltura.

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