Olanda al voto, Rutte verso riconferma. Ma senza maggioranza

Olanda al voto, Rutte verso riconferma. Ma senza maggioranza
Mark Rutte
17 marzo 2021

Il primo ministro olandese Mark Rutte sarà probabilmente riconfermato alla guida del Paese a conclusione delle elezioni anticipate indette a seguito di un voto di sfiducia al governo. Secondo i sondaggi il suo partito liberale VVD gode di un comodo vantaggio nelle intenzioni di voto. Si vota su tre giorni per facilitare le operazioni dei seggi in tempi di Covid, anche se la data ufficiale – e quindi conclusiva – del voto è oggi, 17 marzo. La domanda è quanto tempo gli ci vorrà per formare una nuova coalizione tra i 37 partiti che si contendono i 150 seggi del Parlamento. Sperando che la storia non si ripeta in riferimento al 2017 quando a Rutte ci vollero ben 225 giorni per formare il suo terzo governo.

Rutte, che ha goduto di un forte sostegno pubblico durante la pandemia, su cui si incentra volente o nolente l’intera campagna elettorale, ha buone possibilità di guidare il suo quarto governo dal 2010 e di diventare il premier olandese più longevo (e quello europeo, assieme al collega ungherese Orban, dopo l’uscita di scena di Angela Merkel). Il suo partito liberale VVD dovrebbe vincere tra i 36 e i 40 seggi, rispetto ai 33 del 2017, secondo l’ultimo sondaggio di Peilingwijzer compilato da Tom Louwerse dell’Università di Leida che combina i sondaggi condotti da I&O Research, Ipsos/EenVandaag e Kantar. Il populista Partito della Libertà di estrema destra di Geert Wilders dovrebbe vincere 18-20 seggi, ma sia Rutte che Wopke Hoekstra, che guida la Democrazia Cristiana, hanno escluso la formazione di un governo con la formazione anti-migrazione. I democristiani di Hoekstra potrebbero raccogliere 16-18 seggi; il gruppo D66 14-16; il partito dei Verdi 11-13; Lavoro 11-13; e i socialisti 9-11. La pandemia ha senz’altro messo in ombra tutte le altre questioni centrali nella campagna, con argomenti normalmente in primo piano come il cambiamento climatico, l’istruzione e l’alloggio, che sono stati messi da parte.

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Oltre al Partito della Libertà, che anche se è ancora in seconda posizione difficilmente arriverà a governare, l’altra formazione populista olandese, il Forum anti-Ue per la democrazia di Thierry Baudet, è precipitato nei sondaggi dopo le faide interne e le notizie sui media locali di presunti commenti razzisti fatti da membri del partito. Il partito sembra destinato a entrare nell’ombra in questa tornata elettorale dopo l’exploit di due anni fa quando Baudet vinse le elezioni provinciali, rendendo il suo partito il più grande del Senato. Dal momento che nessun partito riuscirà a portare a casa una maggioranza, il gioco delle alleanze sarà quello che dominerà nei prossimi giorni i Paesi Bassi. E questo potrebbe richiedere un pò di tempo in quanto ci sono più strade da percorrere per trovare la combinazione vincente ovvero 76 o più voti nel Parlamento. La creazione di un esecutivo ha richiesto in media 94 giorni dal 1946, secondo il sito di ricerca Parlement.com. Nel 2017, ci sono voluti ben 225 giorni per finalizzare il terzo gabinetto di Rutte, un record dalla seconda guerra mondiale. Fino a quando non avrà prestato giuramento un nuovo governo, Rutte rimarrà come primo ministro ad interim. Il suo precedente gabinetto quadripartito è crollato il 15 gennaio per uno scandalo sui sussidi per l’infanzia.

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